Grande partecipazione e argomenti di cruciale interesse per la professione. Sono gli aspetti cardine a margine dell’incontro organizzato sabato 28 novembre dall’Ordine dei farmacisti Bari e Bat e Federfarma Bari, sul tema dei test diagnostici Covid-19. «Ad emergere – fanno sapere le organizzazioni territoriali -, il ruolo fondamentale della rete delle farmacie nella organizzazione del sistema sanitario regionale anche alla luce dell’emergenza sanitaria da Covid 19, la volontà della Regione Puglia di rafforzare le attività sul territorio attraverso la farmacia dei servizi e le sinergie interprofessionali, a cominciare dalla necessità di autorizzare le farmacie pugliesi alla esecuzione dei test antigenici rapidi come già accade in altre regioni italiane e, infine, l’urgenza di porre mano alla revisione di norme obsolete, nonché alla definizione di un testo unico delle leggi sanitarie in ambito nazionale e regionale».

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I contenuti della giornata

Quanto alla giornata, dopo l’introduzione del presidente dell’Ordine, Luigi d’Ambrosio Lettieri e l’intervento del presidente della Fofi, Andrea Mandelli, è stata affidata a Maria Chironna, docente di Igiene all’Università di Bari, una dettagliata relazione sulla diagnostica di Sars-Cov-2, con una specifica finestra aperta sulle metodologie, l’affidabilità scientifica dei test in commercio e le modalità relative all’esecuzione, al trasporto e alla sicurezza, mettendone in evidenza rischi e benefici, questi ultimi soprattutto in relazione alla necessità di attuare uno screening più ampio sulla popolazione per tracciare gli asintomatici in presenza di un’alta circolazione del virus. Sono intervenuti il direttore del Dipartimento della Salute della Regione Puglia, Vito Montanaro, i presidenti della Consulta degli Ordini dei Farmacisti Puglia, Francesco Settembrini e di Federfarma Puglia, Francesco Fullone, e il tesoriere di Federfarma nazionale, Michele Pellegrini Calace».

Apprezzamento delle autorità nelle regioni con test in farmacia

«Nelle regioni dove è possibile eseguire un test rapido in farmacia –  ha evidenxziato d’Ambrosio Lettieri – vi è un apprezzamento delle autorità competenti e soprattutto un beneficio dichiarato da parte dei cittadini la cui richiesta è sempre più pressante. La professione farmaceutica è assolutamente favorevole a porsi al servizio delle iniziative di sanità pubblica. Naturalmente, occorrono delle condizioni: è necessario che l’esecuzione dei test in farmacia sia definita su base volontaria, che vi sia il possesso dei requisiti tecnico-strutturali e organizzativi per proteggere cittadini e operatori e la definizione di procedure operative validate scientificamente che sono la base della garanzia del risultato».

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