Dopo la partenza in diverse regioni d’Italia, anche le farmacie in Puglia potranno praticare test antigenici rapidi ai pazienti sul territorio. A darne notizia sono gli Ordini regionali pugliesi e Federfarma Puglia, le quali esprimono soddisfazione per l’accordo regionale sottoscritto da Regione Puglia con Federfarma, Assofarm e Ordini provinciali dei farmacisti. «L’accordo approvato dalla giunta regionale per l’esecuzione dei test antigenici rapidi anche in farmacia – si legge in una nota – apre anche in Puglia una importante occasione per supportare il sistema sanitario territoriale nella attività di tracciamento dei contagi da Covid 19».

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Apprezzamento delle autorità competenti

«Nelle regioni dove è possibile eseguire un test rapido in farmacia – evidenzia Luigi d’Ambrosio Lettieri, presidente dell’Ordine di Bari e Bat – vi è un apprezzamento delle autorità competenti e soprattutto un beneficio dichiarato da parte dei cittadini la cui richiesta è sempre più pressante. La professione farmaceutica si pone come sempre al servizio delle iniziative di sanità pubblica. L’accordo recepisce elementi essenziali per lo svolgimento in sicurezza dei test in farmacia che aderiranno al programma su base volontaria, tra cui il possesso dei requisiti tecnico-strutturali e organizzativi per proteggere cittadini e operatori e la definizione di procedure operative validate scientificamente che sono la base della garanzia del risultato».

Le modalità di erogazione

Quanto alle modalità operative previste, «potranno accedere ai test rapidi in farmacia le persone che non appartengono a categorie a rischio – precisano le sigle di categoria -, per esposizione lavorativa o per frequenza di comunità chiuse, e non siano contatto di caso sospetto. Il test è a pagamento, ad un costo che non potrà superare i 20 euro». Importi che sono in linea con le diverse Regioni d’Italia e che trovano riscontro fattivo dai cittadini. A titolo di esempio, lo scorso dicembre erano stati presentati i dati delle farmacie del Lazio. Alla data, i test effettuati erano stati 122.565. Di questi 116.412 erano risultati negativi, mentre 6.153 (il 5,29% del totale) positivi. L’Asl più “attiva” era stata Roma 1, con 38.345 tamponi totali. La stessa aveva presentato anche la più bassa percentuale di positivi (3,75%) mentre la Asl con il più alto numero di positivi era stata Rieti (7,55%).

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