Gaetano Cardiel, farmacista di Caltagirone classe ’61, è stato riconfermato alla presidenza di Sofad, azienda operante nella distribuzione intermedia del farmaco in Sicilia. Nata nel 1999 da un’iniziativa di 21 soci fondatori titolari di farmacia, definita come «uno dei rari esempi di aggregazione di titolari di farmacia in forma societaria di capitali e non, come più comunemente avviene, in forma di cooperativa», nel 2015 sottoscrisse un’alleanza industriale con Farvima, consentendo la nascita di una delle realtà importanti nel Sud Italia. Oltre a Cardiel, nella riunione del Consiglio di amministrazione svoltasi il 28 maggio 2019, sono state assegnate le cariche di vice presidente ad Ernesto Pesco e di amministratori delegati a Mirko e Renato De Falco. Inoltre, «al fine di imprimere forza e accelerazione agli importanti progetti di sviluppo della società», il nuovo Cda ha assegnato a Gioacchino Nicolosi, presidente di Federfarma Sicilia, l’incarico di responsabile relazioni con soggetti istituzionali e associazioni di categoria, a Massimo Genco, il ruolo di «strutturare le relazioni con i soci per favorirne la partecipazione attiva alla formazione delle scelte». Sante Chinnici, invece, «coordinerà le attività di sviluppo del network Farmà in relazione ai soci e alle aziende partner». Infine, Antonio Aitoro, Gaetano Avino, Maria Teresa Ciccone e Pasquale Iavazzo, anch’essi nominati membri del Cda.

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Nel corso dell’assemblea dei soci, svolta domenica 26 maggio 2019, il gruppo ha tirato un bilancio del triennio 2015-2018. Nello specifico, secondo quanto riferito dalla stessa Sofad, il fatturato è passato dagli 87 milioni di euro del 2015 ai 132 del 2018. Inoltre, Alessandro Bruschi, direttore generale di Sofad, ha evidenziato che «il bilancio 2018 si è chiuso con oltre 750mila euro di utile, triplicato rispetto al 2017». Ciò grazie «a sviluppo del fatturato (+ 5%) e contenimento dei costi», ma anche per via della «riduzione delle dilazioni di pagamento e un rigoroso presidio dei crediti», le quali «hanno ridotto l’indebitamento e migliorato la posizione finanziaria netta». Risultati che hanno trovato il commento favorevole dello stesso Cardiel, il quale ha spiegato che ciò è stato reso possibile «grazie alla comunione di due filosofie, la capacità di Sofad di interpretare le esigenze dei farmacisti e l’abilità di Farvima di essere competitiva, che hanno consentito di restituire alla società il futuro che merita, grazie a un mix di managerialità e legame coi soci».

«Raccontare Sofad – evidenzia Mirko De Falco, amministratore delegato di Farvima – è raccontare l’avventura di un’azienda intraprendente e coraggiosa che pone al centro della sua attività, la farmacia». In tale ottica, «la condivisione di valori quali tutela della professionalità del farmacista e dell’indipendenza della farmacia nonché l’attitudine a cavalcare il cambiamento, ravvisandone le opportunità, sono alla base della nostra joint venture. Proiettare nel futuro l’alleanza organica tra farmacia e partner distributivo, vuol dire credere nell’interdipendenza quale strumento per mantenere l’indipendenza. A dimostrazione di quanto sia sentita questa convinzione e di quanto forte sia la volontà di tradurre in azione la nostra filosofia aziendale, la recente sottoscrizione dell’accordo con l’abruzzese Safar, best player della distribuzione del farmaco. Con questa joint venture il gruppo si posiziona come la società con maggior numero di farmacie associate: sono infatti oltre 500, oggi, i soci del gruppo Farvima».

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