«Al via in queste ore la seconda fase del progetto “Scompenso Caridaco” realizzato da Sfi (Sistema farmacia Italia) e Aisc (Associazione italiana scompensati cardiaci), con il contributo non condizionante di Zentiva, Merck, Boston Scientific, attraverso la fase sperimentale di presa in carico del paziente». È quanto ha fatto sapere Sistema farmacia italia, la quale ha reso noto che «l’obiettivo del progetto è quello di offrire una conoscenza capillare e specifica sullo scompenso cardiaco e le malattie cardiovascolari oltre che realizzare uno screening per la individuazione di eventuali fattori di rischio o di evoluzione della malattia».
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Cassisi (Sfi): «Accrescere professionalità e ruolo etico del professionista». Come sottolineato da Sfi, «la prima fase dell’iniziativa il cui aspetto scientifico è curato da Aisc si è conclusa nella prima settimana di dicembre prevedendo la presenza di un totem con materiale informativo sulla patologia oltre ai due appuntamenti formativi curati dal Prof. Salvatore di Somma sulla patologia». Dunque, secondo l’organizzazione «ora al via la fase sperimentale – che culminerà in una pubblicazione scientifica – e richiederà l’arruolamento, per ogni farmacia coinvolta, di 10 pazienti target a cui verrà sottoposto anche un breve questionario digitale in forma anonima con l’obiettivo di valutarne il livello di salute ed il relativo score di rischio sullo scompenso, per una stima globale di coinvolgimento di circa 5mila persone». Salvatore Cassisi, presidente di Sistema farmacia Italia, ha sottolineato che «andiamo a offrire al farmacista strumenti concreti volti ad accrescere la professionalità ed il ruolo etico del professionista che si trova a fronteggiare una patologia (quella dello scompenso cardiaco) che registra ogni anno 20 nuovi casi ogni 1.000 individui tra 65 e 69 anni, che aumentano ampiamente nella popolazione over 85, rappresentando la causa di ricovero più comune tra gli ultra 65enni e si stima che rappresenterà la terza causa di decessi in tutto il mondo».
Patrimonio per la comunità scientifica e istituzionale. Salvatore Di Somma, direttore scientifico di Aisc, ha evidenziato che «l’iniziativa si pone nell’ambito dell’attività di awareness portata avanti dall’associazione al fine di diffondere l’importanza della prevenzione e di intercettare i sintomi dello scompenso cardiaco e delle malattie cardiovascolari prima causa di mortalità e per dare l’avvio allo sviluppo del territorio di cui la farmacia è il primo riferimento. Naturalmente i pazienti intercettati saranno avviati al medico di medicina generale ed eventualmente a un Centro Aisc territoriale». Infine «i dati raccolti potranno essere oggetto di pubblicazione quale patrimonio anche per la comunità scientifica e istituzionale»
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