lpiIl presidente delle Libere Parafarmacie Italiane, Ivan Giuseppe Ruggiero, ha commentato le dichiarazioni rese dal presidente dell’Autorità Antitrust, Giovanni Pitruzzella, nel corso della presentazione del rapporto annuale 2015 sull’attività dell’organismo di controllo, riportate ai propri lettori da FarmaciaVirtuale.it.
«Esprimo la mia soddisfazione personale – ha spiegato Ruggiero – per le dichiarazioni di Pitruzzella: un disegno di legge sulla Concorrenza non può non contenere norme pro-concorrenziali, come le liberalizzazioni del nostro settore». Al contrario, secondo il farmacista il testo del Ddl «è stato “svuotato” degli interventi originariamente indicati proprio dall’Antitrust, con le cui indicazioni ci troviamo perfettamente in linea». Non a caso, le LPI avevano inviato al Garante, «nei giorni scorsi, una missiva sottolineando il nostro disappunto per i 120 emendamenti stralciati dal testo dello stesso disegno di legge e che chiedevamo di riammettere».
Secondo il presidente delle LPI, quella dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato è «una risposta positiva alle parafarmacie, che i politici non possono non considerare. Il presidente Pitruzzella è stato chiaro: bisogna chiudere il Ddl Concorrenza al più presto per avviare il processo di un nuovo disegno di legge pro-concorrenza, dal momento che esso è previsto con periodicità annuale. Ovviamente portando in esame proposte in linea con la concorrenza, quali sicuramente la liberalizzazione dei farmaci di fascia C». Di qui la richiesta di consentire «un voto democratico in Aula» degli emendamenti scartati: «Perché ritardare ancora di un anno – si chiede – e magari essere multati per questo, quando abbiamo ancora il tempo per valutare gli stessi emendamenti, reinserendoli nel testo da portare in Aula?». Ruggiero ha quindi concluso esprimendo la speranza che dopo le dichiarazioni di Pitruzzella «siano abbattute le scelte politiche non ponderate e tendenzialmente “lobbistiche” di un governo che tiene ancorata nel proprio porto la nave dello sviluppo economico del nostro Paese. Riammettiamo gli emendamenti pro-concorrenza sviluppati attraverso le parafarmacie e spezziamo questa “ancora” che ci rende ostaggi delle lobby. Non ci vuole molto, solo il coraggio di cambiare».

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