lpi«I politici non possono essere marionette, eppure alla tavola rotonda organizzata da Federfarma abbiamo assistito ad un teatrino pilotato, con protagonista la stessa associazione di categoria dei titolari di farmacia, che ha fatto da regia e retto i fili dello spettacolo». A lanciare il duro atto d’accusa è Ivan Giuseppe Ruggiero, presidente delle Libere Parafarmacie Italiane, che in un comunicato attacca a testa bassa: «Ancora una volta abbiamo dovuto sopportare dichiarazioni diffamanti e prive di sostanza. Dichiarazioni che ogni volta si ripetono come un disco rotto e che poi sono smentite dagli stessi politici che le affermano».
Ruggiero cita la presidente della commissione Igiene e Sanità del Senato, Emilia Grazia De Biasi, «che è tornata sul tema del Ddl concorrenza dichiarando: “Per quanto ci riguarda c’è un’unanime convinzione sulla liberalizzazione della fascia C. Il problema non è liberalizzare, ma è che il farmaco non è una saponetta. Non facciamo sanatorie ma quelli sono farmacisti come voi”, ha aggiunto rivolgendosi alla platea. Ma la senatrice ha parlato anche di parafarmacie: “Bisogna ragionarci perché è una contraddizione che va risolta. Non facciamo sanatorie ma quelli sono farmacisti come voi”». Il presidente delle LPI si domanda quindi su cosa si possa aprire un dialogo, «se la stessa De Biasi qualche mese fa, attraverso un comunicato, aveva dichiarato proprio l’opposto e cioè aveva proposto una sanatoria… Dice poi che i farmacisti sono tutti uguali ma che il farmaco non è una saponetta. Faccio fatica veramente a trovare un filo nel discorso sostenuto dalla senatrice». Quindi l’attacco si rivolge al deputato Federico Gelli, che secondo Ruggiero «se la canta e se la suona da solo, addirittura sparando a zero su Bersani, accusato di aver creato una manovra errata nel 2006, appunto quella delle liberalizzazioni, che non avrebbero portato alcun beneficio».

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