«Questa Federazione ribadisce che nell’ambito della Legge 29 dicembre 2022 n. 197 (Legge di Bilancio 2023) è stato previsto all’art. 1, comma 532, il riconoscimento permanente, a decorrere dal primo marzo 2023, di una remunerazione aggiuntiva a favore delle farmacie per il rimborso dei farmaci erogati in regime di Ssn, per la quale sono stati stanziati 150 milioni di euro annui a decorrere dal 2023». È quanto si legge in una nota Federfarma, la quale ha fatto sapere che «le modalità applicative della nuova remunerazione saranno stabilite con un apposito decreto da adottarsi entro il primo marzo 2023 (60 gg decorrenti dal primo gennaio 2023) a cura del ministero della Salute d’intesa con il ministero dell’Economia e delle Finanze e, a tale riguardo, Federfarma sta attivamente interloquendo con i ministeri coinvolti per fornire ogni opportuno supporto e per garantire la tempestiva adozione del provvedimento ministeriale; registrando, in tal senso, la fattiva interazione del sottosegretario di Stato al ministero della Salute, onorevole Marcello Gemmato».

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I valori delle Dcr di gennaio e febbraio 2023

Federfarma ha poi sottolineato che «anche nell’ipotesi in cui il suddetto decreto venga emanato oltre i termini sopra indicati, la nuova remunerazione sarà applicata, comunque, a decorrere dal primo marzo 2023 e dovranno, pertanto, essere concordate con le Amministrazioni regionali le relative modalità di conguaglio, così come avvenuto a seguito del decreto 11 agosto 2021 per la remunerazione aggiuntiva 2021-2022». Quanto alle Dcr, Federfarma ha ricordato che «nelle distinte riepilogative contabili – Dcr relative ai mesi di gennaio e febbraio 2023 – non andranno riportati i valori corrispondenti alla remunerazione aggiuntiva in quanto il 31 dicembre 2022 è cessata l’applicazione della remunerazione aggiuntiva a favore delle farmacie per i farmaci erogati in regime Ssn, secondo le precedenti disposizioni (cfr. DM 11 agosto 2021), mentre le nuove disposizioni saranno applicabili dal primo marzo 2023, con le modalità previste dall’emanando decreto sopra menzionato. In tal senso le farmacie sono invitate a verificare che, tramite le rispettive software-house, non venga applicata in Dcr per i mesi di gennaio e febbraio 2023 il calcolo della remunerazione aggiuntiva».

Tempistiche del nuovo modello di remunerazione

Quanto al nuovo modello di remunerazione, Federfarma ha evidenziato che «i tempi di approvazione della manovra di bilancio 2023 non erano compatibili con una verifica tecnica della relativa proposta, ma vi è conferma, da parte dei competenti Ministeri, della disponibilità al cambio strutturale del modello di remunerazione». In proposito Federfarma «riporta la dichiarazione del ministro della Salute, Orazio Schillaci, resa lo scorso 6 dicembre 2022, alla X Commissione del Senato in occasione dell’illustrazione delle linee programmatiche del suo dicastero secondo il quale “Ritengo che ormai i tempi siano maturi per rivedere a regime il sistema di remunerazione delle farmacie e dell’intera filiera, che da anni deve essere aggiornato”». Dunque, alla luce di quanto evidenziato, «Federfarma tornerà sul tema della remunerazione aggiuntiva per commentare e trasmettere il previsto decreto interministeriale, non appena sarà disponibile».

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