Nonostante i dati indichino che il cancro sia destinato a diventare la principale causa di morte nell’Ue entro il 2035, stanno emergendo segnali incoraggianti. Il rapporto dell’Istituto svedese di economia sanitaria (Ihe) ha mostrato che il numero di decessi per cancro si sta stabilizzando, con 12 Paesi dell’Ue che registrano un calo dei decessi (per 100mila abitanti), segnalando un punto di svolta nella lotta contro la malattia. Complessivamente, i decessi per cancro in Europa si sono stabilizzati intorno a 1,3-1,4 milioni all’anno dal 2008.

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Sopravvivenza al cancro migliorata in Europa

La ricerca ha evidenziato che i tassi di sopravvivenza al cancro sono migliorati in tutta Europa, ma permangono disparità tra i Paesi e tra i diversi tipi di tumore. Per diversi tipi di cancro, tra cui quello al seno, alla prostata, ai testicoli e alla tiroide, il melanoma cutaneo e il linfoma di Hodgkin, il tasso di sopravvivenza a cinque anni supera il 90% nei Paesi con le migliori prestazioni. Tuttavia, alcuni tipi di tumori solidi (cancro alla vescica, al cervello, ginecologico, laringeo) hanno registrato pochi o nessun miglioramento.

Progressi scientifici e innovazione nella cura del cancro

I progressi scientifici hanno portato a terapie mirate e immunoterapie, con nuove scoperte all’orizzonte. Il numero di nuovi farmaci oncologici approvati in Europa è accelerato negli ultimi cinque anni e l’innovazione sta avendo un impatto. La sopravvivenza relativa a cinque anni per le persone con mieloma multiplo era del 30% a metà degli anni ’90. Entro il 2020, aveva raggiunto il 60%, salvando circa 12.946 vite.

Differenze nella spesa per la cura del cancro

Il rapporto ha messo in luce anche le differenze nella spesa per la cura del cancro. Il documento, commissionato dalla piattaforma oncologica Efpia e pubblicato, ha avvertito che il numero di nuovi casi diagnosticati è aumentato notevolmente dal 1995 e che l’onere economico totale del cancro è in crescita, trainato dagli sviluppi demografici e dal numero crescente di tipi di tumore che possiamo trattare. Tuttavia, è importante notare che il costo sociale per paziente non è aumentato.

Accesso disomogeneo ai farmaci innovativi e alle diagnosi molecolari

L’accesso ai farmaci innovativi è variato, nonostante un certo restringimento del divario tra Paesi ad alto e basso utilizzo tra il 2018 e il 2023. barriere strutturali hanno ostacolato l’accesso equo ai farmaci antitumorali: processi nazionali di determinazione dei prezzi e di rimborso, budget sanitari inadeguati, infrastrutture e organizzazione sanitaria non ottimali e accesso ai test dei biomarcatori. Nathalie Moll, direttore Generale di Efpia, ha evidenziato che «è molto incoraggiante vedere come nuovi farmaci e diagnostica continuino a migliorare i tassi di sopravvivenza per i pazienti con la maggior parte dei tipi di cancro. Solo un decennio fa potevamo solo sognare tassi di sopravvivenza a cinque anni superiori al 90%».

Ruolo chiave nell’Ue nel controllo del cancro

Ivana Cattaneo, presidente della Piattaforma di Oncologia Efpia, ha sottolineato che «l’Ue ha svolto un ruolo chiave nel controllo del cancro per decenni e ha mostrato un rinnovato impegno politico verso l’oncologia attraverso il Piano europeo di lotta contro il cancro e la Missione Ue sul cancro. È fondamentale che continuiamo a lavorare insieme per sostenere lo slancio dell’Europa e accelerare i nostri sforzi collettivi in corso per affrontare le disparità di accesso».

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