«Dobbiamo sfruttare l’attenzione suscitata dal nostro appello. Forse oggi ci sono le condizioni giuste affinché la filiera dimostri a Governo e Regioni dinamismo propositivo e unità di vedute». Sono queste le parole con cui Venanzio Gizzi, presidente Assofarm, cavalca il momento favorevole di discussione in tema di nuova remunerazione delle farmacie. Il dirigente, in un editoriale di inizio anno, si era interrogato su come sia potuta «sfuggire» un’ulteriore opportunità nel definire la nuova remunerazione per le farmacie, riferendosi alla mancata possibilità, della filiera, di poter partecipare ai tavoli ministeriali per la ridefinizione dei parametri remunerativi.
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A questo editoriale si erano susseguite le varie reazioni della categoria, tra cui quelle di Marco Cossolo ed Antonello Mirone, presidenti di Federfarma e Federfarma Servizi, i quali avevano auspicato una collaborazione in tal senso. «E’ un tema che da quasi quindici anni sentiamo vitale per il futuro della Farmacia – conclude Gizzi – saremmo davvero felici di riaprire un consesso di lavoro comune nella nostra sede romana. Se tutto ciò avvenisse in tempi davvero prossimi sarebbe un segnale molto positivo lanciato alla politica».
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