«Ad oggi non è stata pubblicata in G.U. alcuna determina Aifa di riclassificazione, da classe A a classe A-Nota 96, dei medicinali a base di colecalciferolo, colecalficerolo/sali di calcio calcifediolo». È quanto comunica Farmadati Italia in una nota diramata agli utenti il 29 ottobre 2019. «L’attribuzione della Nota Aifa ai singoli medicinali – si legge nel comunicato – è stata finora operata da Aifa con apposite determine di riclassificazine da “classe A” a “classe A Nota…”. L’istituzione di una nota Aifa, pur con indicazione del principio attivo cui applicarsi, non ha finora avuto un valore riclassificatorio da “classe A Nota numero…”». Senza l’opportuna determina di modifica del regime di rimborso, dunque, i farmaci interessati a tali limitazioni non potranno essere prescritti ne erogati secondo le nuove modalità. La stessa Federfarma aveva inviato il 28 ottobre una nota all’indirizzo dell’Aifa, evidenziando le anomalie nel processo di generazione della nuova Nota. Il sindacato dei titolari aveva sottolineato che nel caso in esame non si riscontra una esatta «corrispondenza tra le indicazioni previste dalla nota 96 che fa riferimento a “prevenzione e trattamento della carenza di vitamina D nell’adulto”, con le indicazioni terapeutiche dei farmaci potenzialmente coinvolti. Tale considerazione richiede necessariamente, ad avviso di questa Federazione, una valutazione di parte di codesta Agenzia in ordine alla riclassificazione dei farmaci cui si deve applicare la nota 96».
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Con un apposito provvedimento pubblicato in Gazzetta Ufficiale, l’Aifa ha dato il via ad un astretta sull’attività prescrittiva dei farmaci per la prevenzione ed il trattamento della carenza di vitamina D negli adulti, con indicazione “prevenzione e trattamento della carenza di Vitamina D”. È utile ricordare che lo scorso luglio, in merito ai farmaci utilizzati per il trattamento della carenza di vitamina D, si accese una polemica tra Federanziani e la Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e odontoiatri (Fnomceo), all’indomani della pubblicazione dell’edizione 2018 del Rapporto sull’uso dei farmaci in Italia. Fu Federanziani a sollecitare all’Aifa limitazioni sulla rimborsabilità dei medicinali a base di vitamina D. Considerazioni che, a quanto sembra, hanno dato il proprio esito scaturendo probabilmente con la definizione di una nota ad-hoc.
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