Iqvia ha reso disponibile un’analisi dello scenario di mercato e i macrotrend in corso in farmacia. Secondo quanto riferito dal provider globale, «per quanto riguarda il mercato retail, che nel 2022 ha rappresentato 30,8 miliardi di euro, in crescita del 4,8% rispetto al 2021, l’incremento maggiore in percentuale è stato quello dell’e-commerce (+24,6%); tuttavia la parte del leone rimane quello della farmacia che pur crescendo del 4,5% rappresenta l’85% del mercato, mentre il canale della parafarmacia cresce di quasi l’8% (a un miliardo di euro) e la Gdo del 3% (a 2,8 miliardi di euro)».
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L’effetto delle incertezze economiche e inflazione
Le incertezze economiche e l’inflazione hanno influito anche su questo settore che cresce lentamente nel periodo gennaio-aprile arrivando a fatturare 10,2 miliardi (+1%) di cui l’86% in farmacia. A trainare il mercato in farmacia sono, infatti, soprattutto i farmaci da prescrizione che crescono a valori del 3%, mentre il settore commerciale (prodotti da banco senza obbligo di prescrizione, prodotti nutrizionali, integratori, parafarmaci, creme e cosmetici) decresce dello 0,5%. La parte commerciale che soffre di più è quella dei dispositivi medici (mascherine, siringhe, saturimetri, termometri, etc.) che, con la fine della pandemia, è scesa del 45% a valori, mentre i prodotti per l’autocura e gli integratori sono aumentati rispettivamente del 17% e dell’11%. Secondo i dati di Iqvia, si è evoluta anche la distribuzione intermedia, in un percorso di concentrazione e di sviluppo di network con le farmacie. Oggi i top dieci grossisti coprono infatti l’82% del mercato. Di questi dieci top player, il 90% ha un network di farmacie e il 40% ha un sito di e-commerce. Ormai le catene reali e i network consolidati di farmacie rappresentano circa il 21% delle farmacie e il 22% del fatturato complessivo, con una previsione di aumento nei prossimi tre anni. Le catene continuano a concentrare le loro acquisizioni sugli esercizi più grandi.
E-commerce, distribuzione intermedia e catene
Per quanto riguarda l’e-commerce, i primi trenta e-retailer realizzano il 70% del mercato. Centomila prodotti sono registrati per la vendita online, tuttavia 2100 di questi rappresentano il 50% del mercato online. Nel 2022 tutti i panieri online hanno visto una crescita, che in media si è attestata a quasi il 25%. Anche in questo caso, il paniere dei dispositivi medici ha visto un calo nei primi quattro mesi dell’anno 2023. Le dieci classi di prodotti più venduti sono diverse tra l’online e l’offline. Per esempio, nella farmacia fisica sono i probiotici a occupare il primo posto, mentre online sono i prodotti per la cura del viso a fare la parte del leone. I prodotti per il raffreddore sono al secondo posto in farmacia, mentre occupano il decimo posto online. Lo scontrino medio in farmacia è di 26,5 euro, mentre è il doppio online dove lo sconto medio, rispetto alla farmacia fisica, è del 23%.
Levante (Iqvia Italia): «Farmacia si conferma come presidio prioritario sul territorio»
Antonella Levante, amministratore delegato di Iqvia Italia, ha sottolineato che «l’evoluzione del ruolo della farmacia, delle catene e dell’e-commerce è complessa e richiede grandi competenze specifiche. La distribuzione intermedia si sta evolvendo e modernizzando. La farmacia si conferma come presidio prioritario sul territorio, non solo per dispensazione e acquisto, ma anche per monitoraggio e consiglio sullo stato di salute di cittadini e famiglie. L’e-commerce rappresenta un canale sempre più interessante quando il cittadino sa esattamente cosa vuole comprare. Il cliente che acquista online lo fa in maniera informata, con un chiaro focus di marca e di prezzo».
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