gestione della farmaciaLa garanzia di un buon servizio in farmacia presuppone adeguati livelli di sostenibilità economica della stessa, nonché adeguati livelli di fatturato. È partendo da questo assunto che un lettore di FarmaciaVirtuale.it ha proposto nella rubrica “Esperto risponde” il seguente quesito: «Chiedo informazioni e chiarimenti in riferimento a questo argomento che è legato alla storia dell’economia della farmacia che è alla base dell’efficienza e validità dei servizi che essa deve offrire e per quelli che potrebbe offrire per fare meglio e di più. Il commercialista del settore, sicuramente potrebbe mostrare una tabella con fatturati della farmacia, servizi e qualità dei servizi che formano il ventaglio dell’offerta per dare risposte adeguate alla domanda di tutela della salute. Sulla base di tali valutazioni si potrebbero attribuire dei “crediti” alla farmacia per una valutazione nel Sistema-Sanità in termini di migliore servizio e risparmio della spesa pubblica in associazione con ospedali, laboratori d’analisi e altre strutture sanitarie pubbliche e private. È necessario affrontare le diverse componenti di spesa e di servizio per la possibilità di avere le migliori offerte e al contempo risparmi». A rispondere è Claudio Sica, commercialista e consulente aziendale: «L’argomentazione proposta è molto interessante, anche alla luce dei possibili futuri sviluppi del mercato della farmacia. Mai come oggi è divenuto imprescindibile il binomio garanzia del servizio-redditività. I continui cambiamenti normativi, la riduzione del valore di rimborso del SSN, l’aumento dei competitor, la necessità di rispondere a richieste di una clientela sempre più informata richiedono un cambio radicale nella gestione della farmacia. Con i decreti legge sulla farmacia dei servizi, il legislatore ha reso ancora di più la farmacia un punto di riferimento sul territorio per la cura ed il benessere dei pazienti. Ciò però comporta da parte dei titolari un cambiamento nella gestione organizzativa, strategica ed economico-patrimoniale della farmacia, rendendo inevitabile l’introduzione di nuovi strumenti strategici come il controllo di gestione».
«Portare delle tabelle con fatturati, margini e redditività – prosegue Sica – potrebbe sembrare da parte mia presuntuoso e poco indicativo, in quanto ogni farmacia va analizzata singolarmente. Sicuramente posso affermare che l’attenta analisi dei numeri di ogni singola farmacia, può restituire al titolare l’immagine dello stato di salute della propria attività, del suo bacino di utenza e delle aree di miglioramento». In questo modo si possono «modellare i servizi e l’intera gestione economico patrimoniale attorno alle esigenze della propria clientela, senza sterili standardizzazioni, senza una continua rincorsa allo sconto a tutti i costi, garantendo altissimi livelli di servizio ed adeguati livelli di marginalità». Ciò partendo da più “revisioni”: «Nella gestione del proprio magazzino con conseguente riduzione di giacenze e scaduti; nel diverso approccio al banco rispondendo in modo efficace alle richieste della clientela; nella programmazione finanziaria con conseguente riduzione degli oneri finanziari».

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