Gli integratori alimentari hanno chiuso il 2020 con risultati complessivamente positivi. Il comparto presenta infatti un incremento sia nel giro d’affari sia nei volumi di vendita. Lo confermano i dati rilevati da New Line Ricerche di Mercato, con il contributo di Iri per l’ambito Gdo, per conto di Integratori Italia, associazione di categoria aderente a Confindustria, che fa parte di Unione italiana food. Secondo quanto emerso dall’analisi, gli integratori alimentari nel 2020 hanno registrato sul mercato nazionale una crescita a valore del 3,2% e un incremento a volume del 2,1% rispetto al 2019. Il comparto ha raggiunto un fatturato complessivo di 3,9 miliardi di euro (Iva inclusa).
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Vitamine ancora le più vendute
Tra gli integratori alimentari disponibili nelle farmacie fisiche, che rappresentano il canale principale per questo settore, le vitamine restano la categoria più richiesta e registrano un incremento nel consumo del 47%. Accanto a questo segmento, si riscontra un trend in notevole crescita anche per gli integratori per la difesa delle risorse immunitarie (+68%) e per il miglioramento del riposo notturno e del benessere mentale (+23,5%). «Il Covid-19 – afferma Alessandro Golinelli, presidente di Integratori Italia – ha avuto, e ha tuttora, un forte impatto sulla vita delle persone, in modo più o meno traumatico: il consumatore ha sviluppato una sensibilità molto forte per la difesa del benessere mentale, parte integrante della salute di ciascuno di noi, messa a rischio dall’isolamento forzato e dallo stress psico-fisico a esso connesso. È tuttavia importante che proprio in situazioni così difficili come quella venutasi a creare, i consumatori siano correttamente informati e possano contare su prodotti sicuri, efficaci e di qualità, e che le fake news vengano contenute e contrastate per evitare disorientamenti e danni».
Farmacia resta il primo canale di vendita
I dati resi noti da Integratori Italia mostrano un ruolo ancora preponderante della farmacia fisica, che resta il canale distributivo di riferimento, con una quota di mercato di quasi il 77% del valore complessivo, rimasto pressoché stabile rispetto al 2019 (+0,2%). Il giro d’affari derivante dalla vendita di integratori alimentari nelle farmacie fisiche ha raggiunto nel 2020 quasi 3 miliardi di euro (Iva inclusa). Il secondo canale per peso a valore è la parafarmacia, con un fatturato che si aggira attorno ai 342 milioni di euro (Iva inclusa), in lieve flessione rispetto all’anno precedente (-2,0% rispetto al 2019). Segue la grande distribuzione organizzata (Gdo), che ha totalizzato 269 milioni di euro (-0,4% rispetto al 2019). Un andamento fortemente in crescita si è infine registrato nell’e-commerce di farmacia e parafarmacia, con un balzo del +87,5%. «Le fasi di lockdown e contingentamento dovuti al Covid-19 – spiega Simone Nucci, direttore commerciale di New Line – hanno limitato l’accesso ai punti vendita. L’online è stato il canale di sfogo per evitare di uscire di casa in un periodo critico, interessando tutte le categorie di prodotti del canale fisico. Prevediamo che il 2021 sarà ancora un anno difficile per i consumi nel canale fisico, a causa alla persistenza di un clima di incertezza legato alla pandemia».
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