«Integratori alimentari: tra prescrizione medica e consiglio in farmacia» è il titolo del convegno organizzato dall’Associazione scientifica farmacisti italiani (Asfi) e dall’Accademia di scienze mediche e chirurgiche (Asmc), in programma per venerdì 24 maggio e sabato 25 maggio, aperto a farmacisti, medici, ma anche al pubblico. La prima giornata si svolgerà a partire dalle 16.00 presso la sede della Società nazionale di scienze lettere ed arti, a Napoli, la seconda a partire dalle 10.00 a Piano di Sorrento (Napoli), presso la Villa Fondi Di Sangro. Nel corso della due giorni i relatori avranno modo di illustrare gli aspetti relativi alla «immissione in commercio di numerosissimi prodotti salutistici – si legge in una nota -, registrati come semplici “integratori alimentari”, ma presentati e pubblicizzati alla classe medica ed al grande pubblico come rimedi per curare efficacemente vere e proprie patologie, acute e croniche». Tale pratica, tuttavia, mette di fronte i pazienti ad una serie di aspetti scarsamente valutati sinora e da cui originano i vari interrogativi a cui gli oratori cercheranno di rispondere.
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«La presenza sul mercato di prodotti in libera vendita – si interrogano gli organizzatori -, che vantano la capacità di curare anche malattie la cui diagnosi precisa non è né facile, né immediata, né certa e univoca, non insinua forse il dubbio che il fondamento metodologico storico della medicina clinica (l’osservazione e l’ascolto del paziente da parte del medico, il ragionamento intorno alle possibili cause dei sintomi, la formulazione di una diagnosi, la prescrizione di una terapia che impieghi i medicinali più adatti) non sia più valido ed operante?». Ed anche: «Non si può essere portati a pensare che al giorno d’oggi tali passaggi siano diventati superflui, e che chi accusa, o crede di accusare, i sintomi di una patologia anche seria (per esempio l’ipertrofia prostatica, l’artrosi, l’insufficienza venosa, l’ipercolesterolemia,) sia oramai legittimato ad autodiagnosticarsela in autonomia, ed ad acquistare liberamente il magico prodotto che risolverà il suo problema?». Diverse domande, a cui cercheranno di dare risposta Salvatore Guastafierro, Umberto Parmeggiani, Teresa Salvatore e Luigi Santin, nonchè Libero Berrino, Giacomo Lucivero, Francesco Palagiano, Goffredo Sciaudone e Carlo Melodia. Nel settembre del 2018, la stessa Asfi aveva già puntato il dito contro l’uso troppo disinvolto degli integratori alimentari e ricorda le differenze, in termini di legislazione, tra essi e i farmaci. L’associazione aveva per l’occasione parlato della necessità di «una legislazione più stringente, che impedisca possibili abusi a danno del paziente», e invitato il ministero della Salute «ad aumentare l’attenzione con cui sorvegliano queste nuove delicate categorie di prodotti».
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