La Federazione degli ordini dei farmacisti italiani (Fofi) ha pubblicato una nota riguardante l’uso di estratti di Curcuma longa nei prodotti alimentari e negli integratori. La comunicazione è stata redatta in seguito alla conclusione dell’indagine ministeriale e a una consultazione a livello europeo. Il ministero della Salute, come indicato in una precedente circolare Fofi, ha condotto un’indagine approfondita sull’uso significativo di estratti di Curcuma longa ad alto titolo di curcumina nel campo alimentare.
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Uso degli estratti in alimenti e integratori
Come si ricorderà, l’indagine è stata avviata in risposta alle preoccupazioni sull’uso di tali estratti in alimenti e integratori, e per valutare lo status di nuovo alimento dell’ingrediente in questione secondo il regolamento europeo 2015/2283. In seguito a questa indagine, secondo quanto riferito dalla Fofi, il Ministero ha concluso che non è stato dimostrato un uso significativo in campo alimentare per l’estratto di rizoma di Curcuma longa titolato al 95% in curcumina. Tuttavia, è stata riscontrata una storia di consumo significativo negli integratori alimentari per l’estratto del rizoma di Curcuma longa, contenente fino al 95% di curcuminoidi.
Utilizzo degli ingredienti denominati “estratto di Curcuma longa con curcumina al 95%”
Nonostante la presenza significativa di curcumina nei prodotti alimentari, il Ministero ha precisato che qualsiasi processo che aumenti la solubilità o la biodisponibilità di questi estratti potrebbe essere soggetto al regolamento sui nuovi alimenti. Ciò implica che ingredienti denominati “estratto di Curcuma longa con curcumina al 95%” non possono essere impiegati perché rientrano nella categoria dei nuovi alimenti ex regolamento 2015/2283. In considerazione di queste conclusioni, il Ministero ha annunciato che gli integratori alimentari contenenti tali ingredienti non sono più commercializzabili. Alla luce di quanto evidenziato, in linea con il regolamento europeo, il ministero della Salute italiano chiede alle associazioni correlate di assicurarsi che le nuove regole siano applicate e di intervenire in caso di non conformità.
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