
«Concordiamo con i vertici di Federfarma – ha aggiunto nella nota il numero uno della FNPI – nel ribadire che la farmacia rappresenta un patrimonio del Paese. Ma proprio per il ruolo che la farmacia riveste nella società si dovrebbe ragionare in modo onesto sul sistema di accesso». «Come si può consentire – si chiede ancora Gullotta – che una struttura così importante, e nodale sia per l’economia che per la salute dei cittadini, sia ancorata in modo esclusivo ad un sistema di ereditarietà?».
Secondo le parafarmacie, conclude il farmacista, «la necessità di mettere mano al sistema di accesso alla professione è ancora più urgente in un momento in cui il governo sta concedendo al capitale privato di entrare nella proprietà delle farmacie. È assurdo che tutta la classe politica presente alla Convention di Federfarma non si sia posta affatto il problema».
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