L’Aifa ha tradotto e pubblicato il “Manuale antibiotici AWaRe” per offrire una versione italiana del “The Who AWaRe antibiotic book”, redatto e pubblicato dall’Oms il 9 dicembre 2022. «Il volume – si legge nella prefazione – tratta oltre 30 sindromi infettive e infezioni cliniche più comuni nei bambini e negli adulti, delineandone le principali caratteristiche cliniche ed epidemiologiche, individuandone i criteri diagnostici fondamentali e fornendo informazioni evidence-based sull’opportunità del trattamento antibiotico, e sulla scelta dell’antibiotico, della dose, della via di somministrazione e della durata del trattamento, sia nell’assistenza sanitaria territoriale che in ambito ospedaliero. In particolare, il documento Oms definisce molto chiaramente tutte le situazioni cliniche in cui gli antibiotici, sulla base delle migliori evidenze scientifiche, non sono raccomandati». Il testo vuole quindi essere uno strumento pratico e prescrittivo sull’uso ottimale e parsimonioso degli antibiotici. Come spiega il direttore dell’Aifa Nicola Magrini, la decisione dell’Agenzia di realizzare una traduzione del manuale è volta a «rendere queste raccomandazioni globali più fruibili al contesto nazionale, agevolando l’accesso ai più aggiornati strumenti di ottimizzazione della terapia antibiotica, e rientra nel piano più ampio di promozione di una più radicata cultura sull’uso ragionato e parsimonioso degli antibiotici che l’Agenzia fortemente persegue al fine di ridurre il consumo spesso inappropriato di antibiotici e preservarne così l’efficacia».

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La classificazione AWaRe

Il manuale utilizza la classificazione AWaRe degli antibiotici, introdotta nel 2017 nell’ambito della lista dei farmaci essenziali. Questa suddivide gli antibiotici in tre gruppi, che si rifanno alle lettere della sigla AWaRe, dove “A” sta per “Access”, “Wa” per “Watch” e “Re” per “Reserve”. Secondo la guida dell’Oms, appartengono al gruppo Access «gli antibiotici che hanno uno spettro di attività ristretto e un buon profilo di sicurezza in termini di reazioni avverse, da usare preferibilmente nella maggior parte delle infezioni più frequenti, quali ad esempio le infezioni delle vie aeree superiori». Il gruppo Watch, invece, include «gli antibiotici a spettro d’azione più ampio, raccomandati come opzioni di prima scelta solo per particolari condizioni cliniche». Con Reserve, infine, si fa riferimento agli «antibiotici da riservare al trattamento delle infezioni da germi multiresistenti».

Scopo dell’AWaRe book

Ribadendo la situazione critica che si è venuta a creare con l’aumento dell’antibiotico resistenza in tutto il mondo, l’Oms ha voluto offrire un ulteriore strumento a supporto dei prescrittori perché possa essere loro di supporto nella scelta del trattamento. «L’obiettivo dell’AWaRe book – spiega l’Organizzazione nella prefazione – è di fornire una breve guida clinica sulla gestione delle infezioni comuni, ivi comprese le raccomandazioni per il trattamento antibiotico empirico alla prima manifestazione clinica e quando sia invece appropriato un approccio “senza antibiotici”. Il testo fornisce indicazioni sulla scelta degli antibiotici da utilizzare per trattare i patogeni batterici più probabili che causano infezioni negli adulti e nei bambini, il dosaggio e la durata del trattamento. L’AWaRe book è destinato a tutti gli operatori sanitari che prescrivono e dispensano antibiotici in contesti ad alto, medio e basso reddito. Non intende sostituire le linee guida e il giudizio clinico sulla prescrizione di antibiotici esistenti a livello locale e nazionale, ma fornire una guida semplice laddove non ve ne sia alcuna disponibile».

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