Il gruppo tedesco Phoenix nella fornitura di servizi sanitari, ha centrato un aumento dei ricavi nel corso del primo semestre dell’anno fiscale 2019/2020. Il dato ha fatto segnare infatti un incremento del 6,1% (al 31 luglio 2019), a quota 13,3 miliardi di euro, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. «La crescita – ha spiegato l’azienda – è stata particolarmente sostenuta nell’Europa dell’Est, grazie all’acquisizione, in Romania, del grossista farmaceutico Farmexim e della catena nazionale di farmacie Help Net, effettuate nel mese di luglio del 2018».
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«Il gruppo – ha commentato Oliver Windholz, Chief Executive Officer di Phoenix Pharma SE – ha effettuato un’espansione del proprio portafoglio, in linea con i nostri obiettivi strategici. Vogliamo essere presenti in modo più profondo, con più farmacie. In modo più ampio, con un quantitativo maggiore di servizi offerti. E in modo più sostenibile, grazie alle offerte digitali». Il tutto in un network che tocca ormai 27 nazioni. L’azienda ha precisato anche che l’Ebitda, ovvero dei ricavi al netto di interessi, tasse, svalutazioni e ammortamenti, si è assestato a 224,6 milioni di euro, in crescita del 7,3% rispetto al primo semestre del 2018. Mentre i profitti post-tassazione sono aumentati del 16,7% a 96,6 milioni. La performance operativa totale, allo stesso modo, ha segnato una crescita pari al 5,3%, a 16,9 miliardi.
Come riferito ai propri lettori da FarmaciaVirtuale.it, il gruppo tedesco, proprietario in Italia del distributore intermedio Comifar, nei primi sei mesi dello scorso anno aveva registrato una performance in aumento del 4,8%, a 16,1 miliardi di euro, rispetto al 2017. Dato che, tra l’altro, era stato in parte indebolito dagli effetti del mercato dei cambi, in assenza dei quali si sarebbe attestato a quota +5,7%.
A luglio, Phenix ha anche firmato un’intesa con la Thio Pharmacies per l’acquisizione di 20 farmacie nei Paesi Bassi (nel Paese è già presente con 300 punti vendita a marchio BENU). «A termine, anche le nuove farmacie saranno trasferite sotto l’insegna BENU, il che ci consentirà di essere ancor più vicini ai clienti olandesi».
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