L’associazione di farmacisti Futurpharma sta conducendo una serie di trattative con i sindacati, chiedendo che la categoria professionale che rappresenta, in attesa di rinnovo contrattuale da otto anni, passi dall’attuale contratto del terziario del commercio a un vero inquadramento nel comparto sanitario. «È il momento giusto – ha dichiarato Rossana Matera, presidente di Futurpharma – per essere inseriti nel comparto della salute, come professionisti sanitari ed è ora che le farmacie diventino presidi della salute. Altrimenti perché studiare per cinque anni farmacia, investire fatica, tempo e denaro (sappiamo quanto costi a una famiglia italiana il mantenimento all’università di un proprio figlio) abdicare a tale studio ogni altro talento e inclinazione, quando per fare i commessi non è richiesto alcun titolo di studio?».

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Farmacista, professionista della sanità a tutti gli effetti

La richiesta fatta ai farmacisti da parte del Governo e del ministero della Salute di somministrare i vaccini e la recente firma del protocollo d’intesa con le Regioni è stata accolta favorevolmente da parte di Futurpharma, che però sottolinea il fatto che si tratta di uno sforzo e un impegno che va ad aggiungersi ai numerosi già chiesti negli ultimi anni alla categoria. «Accogliamo con soddisfazione la notizia – spiega la sigla – ma chiediamo il riconoscimento della professione del farmacista come professionista della sanità e che le farmacie siano presidi sanitari. Mentre da una parte il Governo chiede un ulteriore sforzo ai farmacisti, che dopo i test rapidi adesso dovranno somministrare anche i vaccini, nel loro compito di tutela della salute pubblica, dall’altra parte li considera solo “commessi specializzati”. Perché il farmacista per la legge italiana appartiene al comparto terziario del commercio, stando al contratto a lui applicato. Esiste un cortocircuito tecnico e sostanziale che potrebbe buttare all’aria l’accordo del Governo».

Segnali positivi dall’incontro con i sindacati

Durante il tavolo di confronto a cui hanno partecipato le parti sindacali di Uil Sanità Lazio e Ugl Lazio, si è discusso sul percorso da intraprendere per modificare l’attuale contratto dei farmacisti, i quali, «da troppo tempo sviliti nella loro professione – ha dichiarato Paolo Dominici, segretario confederale Uil con delega alla salute della Regione Lazio – attendono un contratto che li inquadri nel comparto sanitario». Rivolgendosi alla categoria rappresentata da Futurpharma ha poi aggiunto «Chiederemo un contratto adeguato alla vostra professione». E secondo l’Associazione è il momento opportuno per farlo. «Poiché nell’evoluzione della professione del farmacista – afferma in una nota – vi è la possibilità di lavorare non solo in ospedale ma anche nelle case di cura. Quindi, se non ora quando? Per i farmacisti si presenta oggi l’occasione unica del rinnovo del loro contratto e la possibilità di vedere finalmente riconosciuta la loro professione al pari di qualsiasi altro operatore sanitario. Come è giusto e logico che sia».

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