Non si ferma il dibattito originato dall’approvazione della bozza del Contratto collettivo nazionale di lavoro farmacisti. Dopo Conasfa, che aveva evidenziato come «le richieste avanzate dai collaboratori in questi ultimi mesi sono state perlopiù disattese», anche Futurpharma commenta la bozza evidenziando che «a un medico vaccinatore vengono pagati 80 euro all’ora» mentre «a un farmacista vaccinatore due euro dei sei euro totali erogati alla farmacia ogni inoculo vaccinale». Ciò sottolineando come «i farmacisti sono ormai a un passo dalla firma del nuovo contratto di categoria. Ma nella bozza del testo non sono presenti tutte le novità di una professione “in fieri” – solo in parte dovuta dall’emergenza pandemica – che da dieci anni è profondamente mutata».

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Le richieste ai sindacati

Da qui, le richieste ai sindacati: «Chiediamo ai sindacati di riscrivere il contratto con tutte le novità lavorative. La professione del farmacista con l’emergenza pandemica è diventata di primo piano, al pari di quella svolta dagli altri professionisti sanitari. I farmacisti hanno praticato test antigenici rapidi, sierologici e vaccini anti Sars-Cov-2, tanto che si è aggiunta la qualifica di “farmacista vaccinatore” alle mansioni previste dalla professione». In merito alle richieste dettagliate, la sigla chiede pertanto di «costruire un nuovo Ccnl fondato sull’identità professionale sanitaria del farmacista» e «che nel contratto siano scritte tutte le mansioni lavorative e le prestazioni professionali che svolge il farmacista da ormai dieci anni, mai prima d’ora menzionate nel contratto».

Adeguamento economico per servizi nelle farmacie

«Sarebbe opportuno rivedere l’adeguamento economico previsto per l’area Q2 soprattutto per coloro che avranno la qualifica di responsabile del coordinamento nelle farmacie organizzate per svolgere la pluralità dei servizi», aggiunge Futurpharma. Inoltre occorre «definire un compenso per il farmacista che esegue test antigenico rapido poiché al momento ha svolto tale lavoro gratuitamente. Tale richiesta viene formulata rispetto alla remunerazione complessiva prevista per le farmacie, già esigua. A tutela della dignità professionale e della sicurezza sul lavoro, Futurpharma chiede che il farmacista sia remunerato almeno di due euro lorde per ogni test antigenico somministrato», oltre a «stabilire un compenso uguale per tutti i farmacisti vaccinatori anti Sars-Cov-2, ovvero l’importo di sei euro per l’atto professionale del singolo inoculo vaccinale, distinguendolo dal compenso che viene trattenuto dalla farmacia».

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