Nell’ambito di PharmEvolution a Taormina si è svolto il convegno organizzato da Promofarma sull’evoluzione digitale in farmacia. Nell’evento è stata presentata Federfarma insurance broker, partner assicurativo per la farmacia, che dal 1 gennaio 2024 metterà a disposizione delle organizzazioni territoriali afferenti a Federfarma, dei farmacisti e delle loro famiglie, polizze assicurative a condizioni vantaggiose, ritagliate su misura per le esigenze della farmacia. FarmaciaVirtuale.it ha raccolto l’opinione di Gianmarco Padovani, presidente della società Federfarma insurance broker, per capire le origini e la direzione del nuovo progetto del sindacato dei titolari.

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Come è nata l’idea di Federfarma insurance broker?

La nuova realtà costituita è una partecipata di Federfarma, composta al 50% da professionisti del settore assicurativo e al 50% da farmacisti. I professionisti del settore assicurativo garantiscono la capacità e la competenza di trattative con l’assicurazione, cercando di ottenere le migliori condizioni per le farmacie. I farmacisti, invece, sono garanti della qualità dei prodotti assicurativi.

Il settore generalista di prodotti assicurativi e finanziari non offre soluzioni su misura per le esigenze dei titolari e dei loro collaboratori…

Esatto, offre solo soluzioni parziali. Ad esempio, pensiamo agli eventi catastrofali come terremoti o alluvioni. Riguardo, per esempio, alle farmacie danneggiate dall’acqua alta a Venezia, molte non hanno beneficiato della copertura totale dei danni per non aver stipulato polizze integrative che a fronte di poche centinaia di euro avrebbero coperto danni per decine di migliaia. Inoltre, ci sono tutte le polizze indispensabili per l’attività normale del farmacista, come quella della responsabilità professionale, che sta acquistando sempre maggiore importanza.

L’iniziativa rappresenta anche un’opportunità per un sindacato più forte dal punto di vista economico?

Certamente. Poter negoziare in house condizioni di maggior favore per la nostra categoria implica, evidentemente, vantaggi economici diretti e indiretti, soprattutto in un contesto generale che ci impone di ricercare fonti ulteriori di finanziamento.

Come prevedete di implementare questo servizio?

Partiremo dalle Federfarma regionali per scendere ai sindacati cittadini, poi sarà nostro compito rivolgerci anche alla farmacia e ai titolari di farmacia. Vogliamo offrire un servizio per tutti gli operatori sanitari del settore.

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