farmacie veronesiUn aumento del 30% nelle farmacie veronesi della vendita di antipiretici sia pediatrici che per adulti, mentre per i prodotti fluidificanti l’incremento è del 20%; si riscontrano anche molte situazioni più complesse delle vie aeree per le quali il Medico deve ricorrere all’antibiotico e al cortisonico.

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Per quanto riguarda in generale i farmaci cosiddetti sintomatici, sempre nelle ultime due settimane si è registrato un incremento del 50%. Numerosi i casi di problematiche intestinali con prescrizione di prodotti antiemetici e antidiarroici.

«Le mie preoccupazioni si sono dimostrate fondate e purtroppo la scarsa adesione alla copertura antinfluenzale di quest’anno, causata dalla psicosi dei rischi conseguenti alla vaccinazione, ha creato sicuramente condizioni più favorevoli al diffondersi della patologia ­– dice Marco Bacchini, presidente di Federfarma Verona, l’Associazione dei titolari di farmacia -. Il consiglio che posso dare è quello di non sottovalutare i sintomi influenzali, di ricorrere ad antipiretici se la febbre è particolarmente alta, di rispettare il necessario riposo e se si è influenzati evitare di frequentare luoghi particolarmente affollati al fine di evitare contagi di massa. Inoltre non si devono assolutamente assumere farmaci come gli antibiotici senza la consulenza del Medico, al quale si dovrebbe ricorrere in situazioni che perdurano da più giorni, in presenza di uno stato preoccupante, soprattutto in caso di pazienti già compromessi da altre patologie.

Altri suggerimenti che mi sento di dare, anche dal punto di vista della prevenzione, al di là di una corretta alimentazione ricca di frutta e verdura, quindi di sali e vitamine, sono quelli di lavarsi molto spesso le mani ed evitare di portarle alla bocca o al naso, cercare di non frequentare luoghi particolarmente affollati, tenere una temperatura ambientale non eccessivamente elevata sia a casa che al lavoro e con una corretta umidità. Vale la pena anche di arieggiare spesso le stanze in cui si soggiorna».

Secondo i dati dell’Istituto Superiore di sanità emessi nell’ultimo bollettino del 7 gennaio (rete InfluNet 2015) nella settimana dal 29 dicembre al 4 gennaio 2015 il Veneto ha fatto registrare un’incidenza della malattia sulla popolazione del 7,18% risultando seconda solo alle Marche che hanno riportato il 7,71%. Per fare un paragone con le regioni limitrofe l’incidenza del Friuli si è fermata al 2,21, della Lombardia al 2,75% e della provincia di Bolzano al 3,13%. Ai molti pazienti che chiedono al Farmacista se ha ancora senso la vaccinazione rispondiamo che è ancora possibile vaccinarsi, così come consigliano anche molti Infettivologi, sempre considerando che serve una decina di giorni per avere la copertura completa.

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