Farmacie rurali, Federfarma Friuli: «Qui le rurali rischiano la chiusura»

Continua a far discutere la proposta normativa avanzata da Vittorio Fravezzi, componente della Commissione Bilancio del Senato, nella quale si propone di rivedere, in senso restrittivo, le indennità previste per sostenere le farmacie rurali. Come riferito da FarmaciaVirtuale.it, il senatore Luigi D’Ambrosio Lettieri ha replicato con una lettera indirizzata al collega, mentre la presidente di Federfarma Perugia Silvia Pagliacci ha sottolineato la «distanza siderale» esistente tra la realtà delle farmacie ubicate nei piccoli centri e il mondo della politica. Quindi è stata la volta di Federfarma Friuli-Venezia Giulia, che – come riferito dal quotidiano ilFriuli.it – ha sottolineato il fatto che nella sola provincia di Udine risultano attualmente a rischio chiusura ben 19 farmacie rurali, in modo particolare quelle situate nei centri più piccoli. Per questo, secondo il presidente regionale del sindacato dei titolari di farmacia, Francesco Pascolini, il testo proposto in Parlamento non rappresenta altro che «un ulteriore provvedimento per portare alla desertificazione sanitaria le piccole comunità, già disagiate dal punto di vista geografico. Il secondo passo sarà la desertificazione commerciale e, infine, la conseguenza più logica è lo spopolamento».
La testata friulana ricorda che ad oggi «in provincia di Udine ci sono 179 farmacie (delle quali 120 sono rurali) e di queste 104 sono “sussidiate’” ovvero ricevono dallo Stato un’indennità annuale compresa tra i 350 e i 440 euro». In particolare, le sussidiate rurali sono 19: esse «fruiscono di un’indennità di residenza regionale in funzione del fatturato. Se è inferiore a 150mila euro percepiscono 12.900 euro; se è compreso tra i 150 e i 200mila euro usufruiscono di un sussidio di 8 mila e 400 euro all’anno. Oltre i 300mila euro il sussidio regionale non è previsto». «Mi auguro – ha concluso Pascolini – che a livello nazionale questo provvedimento venga ritirato perché c’è il rischio che comporti un effetto domino anche nella nostra regione».