«Stabilire, per ciascuno dei servizi professionali e cognitivi erogati dal farmacista – dalle campagne di screening al supporto all’aderenza terapeutica – metodologie e protocolli operativi, atti a garantire la standardizzazione delle procedure, la misurabilità degli effetti prodotti in termini di efficacia, e quindi di salute, ma anche di governo della spesa». Sono questi i propositi emersi durante il Tavolo sulla Farmacia dei servizi, riunitosi giovedì 30 maggio presso il ministero della Salute. A darne notizia è un comunicato congiunto firmato da Fofi, Federfarma, Assofarm, Utifar e Sifo. Come è noto, lo scorso 21 marzo si erano aperti i lavori del gruppo insediato presso il dicastero, con la finalità di «individuare, quali servizi, previsti dal D.Lgs. 153/2009 e successivi decreti attuativi, saranno oggetto di sperimentazione, nonché di definire le modalità di svolgimento della sperimentazione stessa, secondo quanto previsto dalla Legge 27 dicembre 2017, n. 205». Ciò a distanza di alcuni giorni dall’approvazione del riparto dei 36 milioni di euro con i quali si finanzierà la sperimentazione della Farmacia dei servizi in nove regioni.

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Secondo quanto evidenziano le sigle, nella riunione di giovedì scorso, alla quale hanno partecipato «autorevoli rappresentanze tra cui quelle delle Regioni, di medici, infermieri e cittadini», è stata sottolineata la necessità dell’adozione «di protocolli standardizzati rende necessario prevedere un sistema di certificazione di qualità della farmacia, come avviene anche negli altri paesi che hanno già implementato la pharmaceutical care nella farmacia di comunità». Ciò al fine di «conseguire una reale collaborazione interprofessionale tra gli attori del processo di cura sul territorio e per offrire ai cittadini un servizio omogeneo in tutto il paese», nonché «determinare la remunerazione delle prestazioni stesse». Dunque, un cambiamento epocale che rivoluzionerebbe il modo di lavorare del farmacista. Per questo motivo, concludono le sigle, «Fofi, Federfarma, Assofarm, Utifar e Sifo si impegnano a operare congiuntamente per compiere questo percorso».

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