farmaci fascia cL’economia italiana ha un bisogno vitale di crescita. Governo e Parlamento debbono rendersi conto che per fare riforme efficaci per la crescita economica debbono toccare privilegi acquisiti e guardare agli interessi generali del Paese.

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Non è più possibile varare provvedimenti che non vadano a sciogliere i nodi che tengono bloccata in porto la “nave” Italia.

Per farle prendere il largo è necessario portarla nel mare aperto della piena competitività rompendo gli ormeggi corporativi che impediscono sviluppo, nuova occupazione e risparmi per i cittadini.

Parlamento e Governo sono chiamati a fare delle scelte sul ddl concorrenza. Per quanto riguarda la distribuzione farmaceutica è stato sgombrato il campo da tutte le obiezioni alla liberalizzazione dei farmaci di fascia C.

Non c’è un solo motivo valido per non liberalizzare.

Sicurezza per i cittadini, tenuta del sistema e vantaggi per i pazienti sono stati dimostrati al di là di qualsiasi dubbio.

Ora si tratta di fare scelte politiche e le strade sono soltanto due: continuare a mantenere privilegi anacronistici o creare nuove opportunità per i giovani.

Sulla base di queste scelte si potrà definitivamente comprendere se la maggioranza politica che guida il Paese è dalla parte degli interessi reali degli italiani o di quelli di una parte assolutamente minoritaria che da anni blocca la “nave” Italia nel porto.

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