«In merito all’Alert Aifa diffuso dagli organi d’informazione su quattro farmaci con confezioni falsificate (Clexane, Neupro, Vimpat e Spiriva), l’Agenzia italiana del farmaco precisa che dopo accurati controlli condotti nelle ultime due settimane, sia nei paesi dell’Unione Europea sia sul territorio nazionale, che ad oggi non risultano segnalazioni nella rete di distribuzione al pubblico italiana di farmaci privi di bollino a lettura ottica e che a livello europeo il caso di farmaci illegalmente esportati e senza bollino risulta essere limitato solo al Regno Unito». È quanto rende noto l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) in una nota diramata sabato 13 aprile, diffusa probabilmente in seguito alla divulgazione, da parte della stampa generalista, di alcune notizie fuorvianti. Nello specifico, le diverse testate, in differenti articoli pubblicati, facevano cenno alla eventuale presenza anche sul territorio Italiano dei prodotti attenzionati dalle autorità britanniche. Notizia smentita categoricamente dall’Aifa.

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«I sistemi di sicurezza presenti nel nostro Paese – evidenzia l’Agenzia – consentono un monitoraggio attento e accurato della movimentazione dei farmaci, incluso di prodotti falsificati o illegali». In tale direzione «l’Aifa assicura un monitoraggio continuo in stretta collaborazione con il ministero della Salute e con il Comando carabinieri per la Tutela della salute». Nella stessa nota l’Agenzia ringrazia «i distributori e le associazioni di categoria per la collaborazione e l’attenzione dimostrata anche in questa circostanza». Come riportato da FarmaciaVirtuale.it ai propri lettori, sulla base di quanto segnalato dall’Mhra, alcuni farmaci come Neupro, Vimpat, Clexane e Spiriva, sarebbero stati ritrovati in Inghilterra privi di fustelle. Condizione che, per quanto non interessi gli utilizzatori finali sul territorio italiano, farebbe pensare ad un presunto traffico illecito di tali medicinali dall’Italia verso i paesi d’oltralpe.

Con riferimento all’eventuale presenza in Italia di confezioni con i medesimi lotti di quelli segnalati, Federfarma, sentita l’Aifa, aveva puntualizzato in una circolare che «l’allerta rapido diffuso riguardava la specifica anomalia di farmaci privi di bollino ottico». In aggiunta a ciò, aveva evidenziato che «qualora le confezioni presenti in farmacia non presentino elementi di criticità ma siano complete di bollino ottico, e regolarmente acquistate presso il proprio fornitore abituale, sono regolarmente vendibili».

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