«I colleghi che hanno subito danni potranno contare sull’aiuto economico dell’Ente che interverrà non appena il presidente del Consiglio dei ministri, con proprio decreto, dichiarerà lo stato di calamità naturale». È quanto riferisce in una nota Emilio Croce, presidente dell’Enpaf, dopo che la città di Venezia è stata devastata dal maltempo e dall’acqua alta. Condizione che – secondo quanto emerso dai fatti documentati – ha portato a danni incalcolabili e che ha già trovato il sostegno e la solidarietà da tutta Italia. «Come avvenuto per le altre calamità naturali abbattutesi negli ultimi anni sul nostro territorio – prosegue Croce – la Fondazione non farà mancare il proprio sostegno agli iscritti e pensionati, che abbiano subito danni all’abitazione di residenza o all’esercizio dell’attività professionale. Al fine di calibrare un intervento assistenziale mirato, che sarà disposto dal Consiglio di amministrazione, è necessario avere il quadro preciso della natura e dell’entità dei danni subiti».

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Dunque, le parole di vicinanza ai farmacisti del presidente Croce: «Anche a nome del Consiglio di amministrazione – conclude Croce – esprimo la massima solidarietà e vicinanza ai nostri colleghi». Secondo quanto evidenziato nella stessa nota, inoltre, «le modalità di presentazione delle domande, con la documentazione da produrre direttamente all’Enpaf, saranno rese note attraverso il sito Internet dell’Ente (www.enpaf.it) nonché con apposita comunicazione all’Ordine dei Farmacisti della Provincia interessata». Non è la prima volta che l’Ente previdenziale dei farmacisti interviene in situazioni di particolare disagio. Tra queste, le iniziative rivolte agli iscritti titolari o soci di farmacia e parafarmacia dei Comuni colpiti dagli eventi sismici 2016/2017. Occasione che all’epoca dei fatti interessò i farmacisti residenti o operanti nei circa 140 comuni coinvolti dalla problematica.

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