L’annuale convention di Federfarma Servizi, tenutasi 19 e 20 novembre 2024 a Roma, ha messo ulteriormente in evidenza la situazione attuale del comparto delle società di farmacisti impegnate nella distribuzione intermedia di farmaci e dispositivi medici. I numeri presentati sono di tutto rispetto: 10mila farmacie servite, 850 milioni di confezioni movimentate, 150 milioni di chilometri percorsi per una gestione complessiva di 15 milioni di consegne. Dati che testimoniano l’importanza e l’efficienza del servizio erogato dalle imprese di un settore che vanta alti standard qualitativi.
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Remunerazione inadeguata ma prospettive di cambiamento nel Ddl Bilancio 2025
Ciò nonostante, a fronte dei benefici apportati dalla distribuzione intermedia al settore, sono emerse le cifre che descrivono i margini di remunerazione del settore. Per ogni confezione gestita, i distributori sostengono un costo di 90 centesimi, recuperandone solamente 60, con una perdita netta di 30 centesimi a unità. La situazione è il risultato di quindici anni di mancato aggiornamento della remunerazione che, combinata con l’aumento dei costi, ha reso il servizio insostenibile. Tuttavia, come emerso nella convention, la manovra 2025 sembra aprire degli spiragli per il comparto: l’articolo 57 del Ddl Bilancio introduce una rideterminazione delle quote di spettanza delle aziende farmaceutiche e dei grossisti, aumentando il margine di questi ultimi dello 0,65% dopo oltre quindici anni. A ciò si aggiunge un contributo aggiuntivo di 5 centesimi di euro per ogni confezione di farmaco di Classe A distribuita, con un limite massimo di 50 milioni di euro per gli anni 2026 e 2027.
Il potenziale del settore per lo sviluppo della filiera della salute
Durante la convention è stato presentato un report – disponibile in basso, nella sezione “Documenti allegati” – con ulteriori dati rilevanti. Federfarma Servizi riunisce a oggi 19 aziende di farmacisti distribuite su tutto il territorio italiano, che generano un fatturato complessivo di 5,3 miliardi di euro e occupano 3.700 professionisti, di cui il 42% donne e il 28% under 35. I numeri mostrano il potenziale di un comparto che, nonostante le difficoltà, offre un contributo produttivo significativo alla filiera della salute. La speranza è che le misure previste nella manovra 2025 possano finalmente riconoscere e valorizzare adeguatamente il ruolo fondamentale svolto dalla distribuzione intermedia nel garantire l’accesso ai farmaci e ai dispositivi medici a tutti i cittadini.
Continuità e puntualità nella disponibilità di farmaci e dispositivi medici in farmacia
Come osservato da Monica Lupo, direttrice generale di Federfarma Servizi, «si devono proprio alla distribuzione intermedia continuità e puntualità nella disponibilità di farmaci e dispositivi medici in farmacia, che garantiscono l’accesso alle cure per tutta la cittadinanza anche nelle aree meno servite, come quelle interne e rurali». Secondo Lupo «la distribuzione intermedia è il ponte tra l’industria farmaceutica e i cittadini, un anello della filiera che non solo è indispensabile ma costituisce un servizio meritorio per l’impegno quotidiano nel garantire il pieno esercizio del diritto alla salute».
Impegno immutato negli anni
Antonello Mirone, presidente dei Federfarma Servizi, ha osservato che «dopo anni di appelli, qualcosa si muove e questi interventi potrebbero rappresentare una boccata di ossigeno per un settore che, nonostante i numerosi ostacoli, continua a svolgere un ruolo determinante nella filiera della salute, con un impatto diretto e positivo sulla vita della collettività». Per il Presidente di Federfarma Servizi l’impegno della sigla è rimasto «immutato: continuiamo a garantire un supporto indispensabile alle farmacie, permettendo loro di rimanere un presidio sanitario territoriale fondamentale, soprattutto per le fasce più deboli della popolazione. Auspichiamo di poterlo fare presto in condizioni di ritrovata sostenibilità».
Documenti allegati
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