I farmacisti dipendenti farmacia privata sono da due anni senza contratto, tra i peggio pagati in Europa, hanno visto perdere negli ultimi cinque anni almeno il 15% del loro potere di acquisto che sale al 40% se si considerano gli ultimi dieci anni.
[Per non perdere le novità di settore, iscriviti alla newsletter di FarmaciaVirtuale.it, nella tua email alle 7:00, dal lunedì al venerdì. Apri questo link]
Malgrado le farmacie abbiano sofferto meno la crisi di altri settori, la situazione economica dei farmacisti dipendenti delle farmacie private è peggiorata ad ogni rinnovo di contratto. Un farmacista occupato nelle farmacie guadagna 10,66 euro lordi l’ora, che per le ritenute previdenziali e fiscali scende a 7,20 euro. Al farmacista, malgrado i continui richiami al ruolo sanitario della farmacia da parte del sindacato dei titolari, è applicato il contratto del commercio, lo stesso, con tutto il rispetto a cui appartengono gli acconciatori e le estetiste, le domestiche e gli addetti alle pulizie, i portieri dei condomini, i vigilantes o i lavoratori dipendenti degli istituti per il sostentamento del clero, in pratica le perpetue.
Malgrado questo contesto, diversi colleghi segnalano che non è eccezione trovare personale non laureato che in farmacia dispensa non solo farmaci da banco e consigli al pubblico, ma anche farmaci che avrebbero obbligo di ricetta medica senza la dovuta prescrizione.
Un lavoro di altissima responsabilità sottopagato, senza alcun sbocco di carriera e zero possibilità, per una legislazione autoreferenziale, di accedere ad una attività imprenditoriale propria come conferma il totale fallimento del concorso straordinario che a tre anni dall’approvazione della legge non ha visto aprire alcuna nuova farmacia.
L’Italia è ancora un paese chiuso nel quale esistono “salotti buoni”, sistemi di amicizie, arciconfraternite del potere (come diceva Guido Carli), ristretti gruppi, alleanze trasversali ed è difficile emergere, affermarsi, in qualsiasi campo. Un Paese che non riconosce il merito, miope e ottusamente gravato dalle caste che si annidano in ogni ambito.
La farmacia italiana è diventata il luogo ove migliaia di laureati in cui lo Stato ha investito attraverso la preparazione universitaria, sono sfruttati a costi bassissimi ed attraverso il loro impegno professionale viene mantenuta quell’essenza sanitaria a cui una casta medioevale si riferisce quando deve difendere il proprio privilegio.
Il Movimento Nazionale Liberi Farmacisti, richiamando alle proprie responsabilità Governo e forze politiche, dice che è arrivato il momento di mettere la parola fine ad una condizione di “neoschiavitù” che ogni giorno disperde capacità e merito sull’altare ultra decennale dell’interesse corporativo.
Non perdere gli aggiornamenti sul mondo della farmacia
Riceverai le novità sui principali fatti di attualità.
Puoi annullare l'iscrizione con un click. Non condivideremo mai il tuo indirizzo email con terzi.