
L’approvazione del Ddl Semplificazioni 2025 è un ulteriore segnale che conferma la farmacia come presidio sanitario di prossimità. Per Marco Cossolo, presidente di Federfarma, il provvedimento «amplia in modo significativo le prestazioni erogabili dalle farmacie, semplificando l’accesso a servizi di monitoraggio e prevenzione per milioni di cittadini. I nuovi servizi – dai test alle vaccinazioni, fino alla telemedicina – hanno un impatto positivo anche sul Ssn. Le nuove prestazioni in farmacia alleggeriscono, infatti, il carico di lavoro delle strutture sanitarie pubbliche, contribuendo, tra l’altro, a ridurre le liste di attesa». Cossolo ha ringraziato il ministro della Salute Orazio Schillaci e il sottosegretario di Stato alla Salute Marcello Gemmato «per la sensibilità dimostrata nei confronti delle esigenze di salute dei cittadini e per aver confermato la fiducia nei confronti delle farmacie».
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Sinergia tra tutti i professionisti della salute
Cossolo ha precisato che «l’obiettivo è potenziare l’assistenza sanitaria favorendo la sinergia tra tutti i professionisti della salute che operano sul territorio, a partire dai medici di medicina generale. In questo senso Federfarma apprezza e condivide pienamente le dichiarazioni rilasciate dal segretario generale della Fimmg Silvestro Scotti, che ha sottolineato l’importanza di una collaborazione strutturata tra medici e farmacie per semplificare la vita dei pazienti cronici».
Spoke di prossimità che integrino professionisti sanitari
Secondo Cossolo «per un Ssn più vicino alle persone riteniamo strategico dare vita a spoke di prossimità che integrino medici di medicina generale, specialisti ambulatoriali, infermieri di comunità e farmacie quali articolazioni territoriali delle case della comunità hub. Lavorare in sinergia con le altre professioni sanitarie è un percorso già avviato, come dimostra l’accordo che Federfarma ha siglato con il Sumai e la sottoscrizione per adesione di Federfarma all’accordo tra Ordine dei farmacisti e Ordine dei Biologi».
Confronto per la stesura di un documento condiviso
Cossolo ha spiegato che come Federfarma «siamo pronti a offrire il nostro contributo. Sulla base delle dichiarazioni del segretario Scotti avvieremo quanto prima un confronto che auspichiamo possa portare rapidamente alla stesura di un documento condiviso da sottoporre all’attenzione dei decisori politici sia a livello nazionale che regionale. Il lavoro multiprofessionale è la strada maestra per agevolare i pazienti, soprattutto cronici, nell’accesso al percorso di cura, garantendo loro un’assistenza più completa ed efficace».
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