Ddl Concorrenza, LPI risponde al presidente della commissione Industria del Senato

Il presidente delle Libere Parafarmacie Italiane, Ivan Giuseppe Ruggiero, ha replicato alle dichiarazioni del presidente della commissione Industria del Senato, Massimo Mucchetti. Quest’ultimo ha polemizzato infatti con Francesco Giavazzi, che sulle colonne del Corriere della Sera aveva spiegato di accogliere positivamente l’apertura al capitale nelle farmacie, ma aveva al contempo deplorato la mancata liberalizzazione dei farmaci di fascia C. Mucchetti aveva quindi replicato: «Stupisce che Giavazzi lamenti il divieto della distribuzione dei farmaci di fascia C, ma non colga come l’apertura indiscriminata al capitale della proprietà delle farmacie, che sono piccoli monopoli territoriali, sia esattamente quanto chiede la multinazionale Walgreens Boots Alliance che risulta in qualche rapporto con la politica italiana: non vale almeno la pena di segnare dei limiti antitrust territoriali e di fatturato?».
A queste affermazioni ha dunque risposto Ruggiero: «Leggo sul blog di Mucchetti che il presidente della commissione parlamentare ritiene in merito al disegno di legge sulla Concorrenza che la montagna partorirà alla fine un topolino. E aggiunge di essere contrario alle politiche del governo. Ebbene, ricordo che il governo è retto dallo stesso suo partito, il Pd. Inoltre Mucchetti è presidente della commissione Industria, ed è a mio avviso proprio da questo organismo che è dipeso il “topolino” che è stato partorito. Lo dimostrano i fatti, e cioè la bocciatura degli emendamenti che avrebbero potuto risollevare l’economia del nostro Paese, garantendo maggiore concorrenza a vantaggio dei cittadini».
Ruggiero ha pertanto invitato Mucchetti e i relatori del Ddl Concorrenza, Luigi Luigi Marino e Salvatore Tomaselli, ad essere «più aperti nei confronti dei consigli di Giavazzi, così come di quelli dell’Antitrust e delle associazioni dei consumatori». Altrimenti il tutto si risolverà «in un bel salvagente per le farmacie, che non ha nulla a che vedere con la concorrenza».