Ddl Concorrenza farmacie, Gullotta (FNPI): «Inconcepibile che il Pd si sia schierato con le lobby»

«È inconcepibile il fatto che il Partito democratico abbia deciso di schierarsi con le lobby». A lanciare l’accusa è la Federazione Nazionale Parafarmacie Italiane – Movimento Farmacia Non Convenzionata, che punta dunque il dito contro il partito che detiene la maggioranza relativa in Parlamento, e che ha dimostrato di voler appoggiare il Disegno di legge sulla Concorrenza, che nella formulazione approvata in prima lettura alla Camera non prevede la liberalizzazione dei farmaci di fascia C.
Secondo Davide Gullotta, presidente dell’associazione che tutela gli interessi delle parafarmacie, infatti, «il Partito democratico continua ad ignorare sia le esigenze dei consumatori che quelle dei laureati. E, non da ultimo, anche le indicazioni dell’Antitrust». La querelle va avanti ormai da mesi con i rappresentanti dei titolari di parafarmacia e la maggior parte delle associazioni di consumatori che, assieme all’Autorità per la concorrenza, hanno chiesto a più riprese di far uscire i medicinali di fascia C dalle farmacie, ribadendo che ciò non comporterebbe rischi per i consumatori dal momento che tali prodotti verrebbero comunque prescritti da un medico e somministrati da un laureato in farmacia.
Mentre il provvedimento di legge prosegue il suo iter al Senato (che riprenderà dopo la metà del mese di gennaio), Gullotta aggiunge senza mezzi termini che, a suo avviso, il Pd «ha deciso di schierarsi apertamente dalla parte delle lobby». «Non ci si può riempire la bocca di meritocrazia, professionalità, rilancio dell’Italia – rincara la dose il presidente della FNPI – per poi distruggere un grande esempio di start up come le parafarmacie: in un sistema basato sull’ereditarietà di una concessione statale e sul numero fisso di farmacie, i farmacisti che hanno aperto una parafarmacia devono essere guardati come esempio virtuoso».
Gullotta ha perciò chiesto al presidente del Consiglio Matteo Renzi di «riflettere» sulla questione.