Futurpharma, associazione di categoria istituita con la finalità di «dare alla professione una nuova identità», ha manifestato l’intenzione di supportare la popolazione mediante interventi nelle scuole per favorire la corretta informazione in materia di salute e prevenzione, alla luce della recente diffusione in alcune aree d’Italia del coronavirus covid-19. È quanto rende noto la stessa Futurpharma, la cui presidente, Rossana Matera, puntualizza che «dando piena adesione e collaborazione alle istituzioni competenti riteniamo di poter dare come farmacisti un contributo specifico ed essenziale, non solo legato alla nostra presenza capillare territoriale ed alla capacità di distribuire tutti i presidi consigliati dalle autorità, ma anche di dispensare, grazie alla nostra professionalità ed esperienza maturata accanto alla sofferenza di tanti cittadini fragili, il farmaco dando informazioni corrette, necessarie, in un momento di grande e comprensibile confusione di messaggi diffusi dai vari media (non sempre in modo disinteressato, documentato o completo)».
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In proposito, Claudio Biagi, responsabile sviluppo progetti formativi della sigla, evidenzia che «lo scenario surreale di questi giorni interroga tutti noi sul significato profondo che assume la sofferenza». Ciò «al di là di indebite spettacolarizzazioni della malattia e dei maldestri tentativi di sottrarsi al contagio, dove non arrivano i riflettori della cronaca o del pettegolezzo strappato sui social, esiste il quotidiano, il fragile quotidiano dei nostri tanti e fragili pazienti che ogni giorno, nei loro spaventati pellegrinaggi, onorano le nostre farmacie e parafarmacie del loro racconto, dei loro sguardi preoccupati, delle loro domande che non sempre incontrano le risposte adatte. Hanno un nome, un volto ed una espressione, una tacita richiesta queste fragilità umane che troppi saccenti studi riducono a semplici numeri, alle modeste cifre dei soggetti a rischio, come se le moderne metropoli occidentali non fossero abitate da una importante e precaria popolazione anziana».
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