consegna farmaci etici senza ricettaAntibiotici, antinfiammatori, quando non ansiolitici e antidepressivi, consegnati dietro richiesta del paziente senza ricetta, e spesso senza la consultazione di un medico. Il fenomeno, secondo il Movimento nazionale liberi farmacisti, sta raggiungendo «dimensioni allarmanti», con conseguenze preoccupanti per la salute dei cittadini, «è necessaria una campagna preventiva prima che questa abitudine provochi danni irreparabili». Le denunce pubbliche sarebbero ormai decine, ma non hanno sortito nessun intervento, per questo il Mnlf ha deciso con la Confederazione unitaria delle libere parafarmacie italiane di passare alle vie di fatto «partendo dal basso a promuovere una campagna di moralizzazione della professione». Vale a dire: se nessuna delle istituzioni preposte se ne occupa, l’azione di pulizia deve partire dal basso. Più nello specifico, le due organizzazioni, che hanno anche realizzato volantini e vetrofanie ad hoc scaricabili liberamente dal sito (www.mnlf.it) da chi intende aderire, punta a raccogliere le segnalazioni di cittadini e colleghi; il tutto verrà raccolto in un dossier che sarà inviato al ministero della Salute, alle Usl e agli ordini professionali. «Dobbiamo far capire ai cittadini – spiega Vincenzo Devito, presidente del Mnlf – che chi consegna farmaci senza la dovuta prescrizione medica non fa un favore, ma al contrario mette a repentaglio la sua salute». Nonché, viola la legge, che consente la dispensazione senza ricetta solo in casi di effettiva urgenza e registrando ogni atto. Il relativo decreto del 2008 si ridurrebbe così a una «foglia di fico sotto cui nascondere diffusi illeciti». «Né il ministero né l’Aifa hanno mai comunicato il numero e i casi in cui tale pratica è stata messa in atto», denunciano le due sigle, che accusano inoltre l’Aifa di non spiegare «il senso scientifico delle proprie scelte di delisting» e le farmacie che dispensano senza ricetta di ridurre il farmaco alla stregua di un «qualsiasi altro bene di consumo, con grave danno alla credibilità della professione e a tutti coloro che si comportano correttamente». Per rispondere all’appello del Movimento nazionale liberi farmacisti e della Confederazione unitaria delle libere parafarmacie italiane, i cittadini e farmacisti interessati possono inviare via mail (a info@mnlf.it), anche in forma anonima, o pubblicare sul profilo Facebook del Mnlf segnalazioni e registrazioni video o audio degli episodi. È essenziale che ogni denuncia, seppur senza i dati di chi la invia, sia però ben documentata e riporti il farmaco consegnato senza ricetta medica, nome e indirizzo della struttura, data e ora della consegna, copia dello scontrino fiscale emesso e descrizione anche video e audio dei fatti, in modo da poterli accertare con sicurezza. La campagna punta anche a documentare i casi di costrizione alla consegna dei farmaci verso i dipendenti, nonché la condotta di certi medici che si accordano per la dispensazione anche senza ricetta. Questi fatti saranno segnalati all’Ordine dei medici. «È arrivato il momento – concludono il Movimento nazionale liberi farmacisti e la Confederazione unitaria delle libere parafarmacie italiane – di fare sul serio. Non c’è più tempo per le promesse, frasi di circostanza, circolari ignorate e sbeffeggiate ogni giorno. Il problema della consegna di farmaci senza la dovuta prescrizione medica va risolto e al più presto».

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