
La litigiosità generata da interessi personali ha provocato una serie di cause civili, ma il pubblico interesse non può essere prevaricato o bloccato». Non si comprendono le motivazioni che portano a questa lentezza burocratica, visto che, secondo Augello, «il provvedimento legislativo darebbe parziale risposta alla disoccupazione intellettuale e si creerebbero nuove occasioni lavorative a costo zero per la collettività, con conseguente sviluppo dell’indotto. Una lentezza presente soprattutto in meridione, dove certa politica riesce a proteggere interessi di consolidate posizioni, a danno dello sviluppo sociale». Il coordinatore del concorso straordinario sottolinea la situazione rilevata in Sicilia. «In buona parte delle regioni italiane – dice Augello – la norma è una realtà, e se la legge tutela tutto il territorio nazionale, non si comprende perché la Sicilia, anche se regione di confine, debba sempre eccellere in inettitudine, sciatteria e depressione dello sviluppo economico. Non si capisce perché si debba sempre guerreggiare – prosegue – A cosa serve annunciare con altisonanti proclami nuovi concorsi quando poi si blocca la loro conclusione?». I farmacisti vincitori del concorso continuano quindi la loro battaglia e chiedono l’apertura delle sedi farmaceutiche, ricordando e sottolineando il danno economico che deriva dalla situazione di stasi a cui gli enti preposti li sottopongono.
[Non perdere le novità di settore: iscriviti alla newsletter di FarmaciaVirtuale.it. Apri questo link]
Non perdere gli aggiornamenti sul mondo della farmacia
Riceverai le novità sui principali fatti di attualità.
Puoi annullare l'iscrizione con un click. Non condivideremo mai il tuo indirizzo email con terzi.
