In vista dell’esame degli emendamenti alla Legge di Bilancio 2025 in commissione Bilancio della Camera, Stefano Collatina, presidente di Egualia, ha espresso la necessità di una profonda revisione delle misure previste nel Ddl presentato per il settore farmaceutico. Come osservato da Collatina «non possiamo non ribadire con forza la necessità di una profonda revisione delle misure previste nel Ddl presentato al capitolo della farmaceutica, a partire dalla cancellazione della misura contenuta nell’art. 57, relativa alla revisione delle quote di spettanza sui prezzi delle industrie a vantaggio della distribuzione intermedia e individuando un percorso per abrogare il payback 1,83 % sulla spesa convenzionata versato alle Regioni».
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A rischio la sostenibilità della produzione industriale
Collatina ha spiegato che «qualsiasi altro tentativo di rimodulazione delle quote di spettanza sui farmaci di fascia A si tradurrebbe in un “attacco” alla sostenibilità della produzione industriale del settore alimentando inevitabilmente i rischi di carenze e indisponibilità di medicinali essenziali in particolare per le terapie croniche utilizzati ogni giorno da migliaia di pazienti».
«Aumentare il complesso delle risorse della farmaceutica sul Fsn»
Secondo il presidente di Egualia «altrettanto inaccettabile e rischioso risulterebbe il progetto, ipotizzato in alcune ipotesi emendative, di redistribuire il tetto complessivo della farmaceutica pari al 15,3% del Fondo sanitario nazionale riducendo il tetto della convenzionata (dal 6,9% al 6,3%) a vantaggio della spesa per acquisti diretti (dall’8,3%5 all’8,9%) che avrebbe come effetto quello di annullare qualsiasi spazio di possibile intervento sul livello di rimborso per i farmaci fuori brevetto più a rischio di carenza, più volte sollecitata dalle imprese». Per Collatina, invece, «la strada è un’altra: aumentare il complesso delle risorse della farmaceutica sul Fsn, perché è la spesa ad essere sotto-finanziata. Ci auguriamo invece che possa essere definitivamente introdotto nel nostro ordinamento il meccanismo dell’accordo quadro nelle procedura di gara per i farmaci fuori brevetto in ospedale, antidoto indispensabile alla ricorrente fuga della imprese dalle gare ospedaliere».
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