«Serve una mobilitazione generale»: il Movimento Nazionale Liberi Farmacisti, attraverso un comunicato, chiede ai sindacati di inasprire la lotta per il mancato rinnovo del CCNL, il contratto nazionale del lavoro delle farmacie private, sottolineando come non sia più tollerabile «il silenzio del governo». «Dopo oltre tre anni e mezzo il tempo è ormai scaduto – precisano dal MNLF – Davanti all’immobilismo del ministro del Lavoro Giuliano Poletti, a cui a più riprese è stato chiesto un intervento per portare le parti davanti a un tavolo negoziale, sono le parti sociali e in primo luogo i lavoratori che debbono dare un segnale a Federfarma». Per questo il MNLF chiede ai sindacati di intraprendere delle azioni mirate per risolvere questa situazione di stagnazione. FarmaciaVirtuale.it aveva già trattato il tema, parlando dello scontro tra i sindacati Conasfa e Sinasfa da una parte e Federfarma dall’altra. Le due sigle avevano ricordato come il contratto nazionale di lavoro attualmente in vigore risulti essere stato siglato nel 2009, quando le realtà della farmacia e del mondo del lavoro erano molto diverse rispetto a quelle odierne. Si tratterebbe quindi di uno strumento inefficace. Tra le azioni richieste dai rappresentanti del MNLF ai sindacati, troviamo lo sciopero, visto non come episodio singolo, ma distribuito nel tempo. «Non c’è solo il livello economico tra gli argomenti da discutere nel rinnovo del contratto, – dicono dal MNLF – ma una situazione di sfruttamento generale, che è l’esatta antitesi dell’investimento sul capitale umano utilizzato solo a fini di facciata. La realtà è fatta di voucher, stage post-laurea, contratti part-time forzati, ricorso a straordinari mai pagati». La questione economica non è l’unica da discutere, ma sicuramente occupa un ruolo importante. «Si parla di 7,20 euro netti all’ora per un laureato dopo un duro corso di laurea, compenso tra i più bassi in Europa, – si legge nel comunicato – ma è necessario confrontarsi a 360 gradi su tutta una serie di condizioni lavorative al limite dello schiavismo, la malattia per motivi gravi in primis». Secondo il MNLF, le condizioni di lavoro dei farmacisti stanno peggiorando e si arriva a parlare di «ricatto a cui i lavoratori sono sottoposti non più tollerabile», a partire dall’abusivismo professionale fino all’obbligo di consegnare farmaci senza la dovuta presentazione di ricetta medica. Il Movimento, sottolineando il raggiungimento di un livello massimo di sopportazione, vuole quindi lanciare un messaggio forte che aiuti a smobilitare le coscienze e risolvere la situazione attuale.
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