«La Commissione interministeriale costituita da esperti dello Stabilimento chimico farmaceutico militare, dell’Agenzia industrie difesa, del ministero della Salute, dell’Agenzia italiana del farmaco e del ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste ha esaminato la documentazione tecnico amministrativa di 42 operatori economici». È quanto ha fatto sapere l’Agenzia industrie difesa (Aid), Ente di diritto pubblico vigilato dal Ministro della Difesa. Ciò al termine della prima fase della manifestazione d’interesse per la selezione di operatori economici per la coltivazione di cannabis medica. Secondo quanto riferito «i lavori si sono conclusi con la redazione di una graduatoria che riporta le aziende che accedono alla fase successiva di valutazione delle capacità tecnico operative di applicare il disciplinare di coltivazione redatto dallo Scfm».
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Ispezione di verifica tecnica e cicli di coltivazione
Con riferimento alle procedure da seguire, Aid ha sottolineato che «i candidati ritenuti idonei saranno sottoposti a una preventiva ispezione di verifica tecnica presso ciascun stabilimento di produzione e successivamente dovranno effettuare tre cicli di coltivazione per dimostrare l’effettiva capacità di coltivare applicando le Gacp (Good agricoltural and collecting practices)». Inoltre «la coltivazione standardizzata di cloni della pianta e la successiva lavorazione farmaceutica dell’infiorescenza femminile rientra nelle attività produttive del Farmaceutico Militare che dal 2015 ha attivato il progetto cannabis terapeutica a seguito dell’accordo di collaborazione siglato tra il ministero della Difesa e della Salute nel 2014. I derivati della Cannabis prodotti dallo Scfm trovano impiego clinico in alcune malattie neurologiche, nella terapia del dolore cronico sia oncologico sia neuropatico e nei sintomi da chemioterapia».
Fabbisogno nazionale di cannabis terapeutica per il 2023
È utile ricordare che lo scorso novembre è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, Serie Generale n. 272 del 21 novembre 2022, il decreto del ministero della Salute recante «Determinazione delle quantità di sostanze stupefacenti e psicotrope che possono essere fabbricate e messe in vendita in Italia e all’estero, nel corso dell’anno 2023». Il Ministero ha valutato il fabbisogno nazionale per l’anno 2023 e preso atto del fatto che «le ditte interessate sono state autorizzate a fabbricare e commercializzare sostanze stupefacenti e psicotrope». Il decreto presenta un elenco di tutte le sostanze autorizzate. Di particolare interesse per i farmacisti – e non solo – la parte relativa alla quantità permessa per la produzione di cannabis inflorescenza. Essa è stata infatti indicata, per quanto riguarda le sostanze da distribuire in Italia, in 400 chilogrammi, che saranno prodotti come di consueto dallo Stabilimento chimico-farmaceutico militare di Firenze.
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