Il rapporto pubblicato dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) con i dati della spesa farmaceutica nazionale e regionale nel periodo gennaio­-dicembre 2018, ha evidenziato, con riferimento a quella convenzionata, ovvero ai farmaci erogati dalle farmacie pubbliche e private dislocate sul territorio, una flessione del ­-4,2% degli importi relativi al fatturato, con un decremento, rispetto all’anno precedente, pari a ­338,8 milioni di euro. Tale trend, in linea con i dati pubblicati mensilmente nel corso del 2018, ha evidenziato un leggero decremento (-0,8%) del numero di ricette spedite, pari a 576 milioni. Cosa è accaduto invece nel primo trimestre del 2019, in tutti gli altri comparti? A fornire un quadro generale sulla condizione di salute della farmacia è New Line, azienda specializzata nella raccolta e nell’elaborazione dei dati di sell-out trasmessi dalle oltre 7.000 farmacie partner. Secondo quanto emerge dall’analisi, l’azienda spiega che «il canale farmacia registra una sostanziale stabilità a fatturato rispetto allo stesso trimestre del 2018, con un trend complessivo del -0,2%, a fronte di un calo del -2,2% nei volumi di vendita». Con riferimento ai principali comparti analizzati, New Line evidenzia che l’etico ha subito un calo del -1,3% del fatturato e un -2,2% dei pezzi erogati, mentre, il commerciale, ovvero Sop, Otc, ed extra-farmaco, ha registrato un incremento dei volumi del 1,5%, ma un decremento del numero di confezioni pari al -2,2%.

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Dall’analisi del farmaco etico del periodo gennaio-marzo 2019, New Line evidenzia un calo dell’etico di marca, «anche se in recupero rispetto al periodo ottobre-dicembre del 2018 (-2,6% a valore, -2,7% a volume)», specificando che «la dinamica complessiva è stata determinata principalmente dai trend negativi del farmaco di fascia A (-3,4% a fatturato e -2,7% a pezzi), mentre quello di fascia C rimane stabile a fatturato (+0,2%) ma perde a pezzi (-2,7%)». Un focus sui farmaci equivalenti mostra «un forte incremento a fatturato (+5,3%) e un leggero calo a pezzi (-0,7%)». Nello specifico, «il farmaco di fascia A – spiega New Line -, che pesa circa l’85% del farmaco equivalente, ha determinato maggiormente questo risultato grazie ad una crescita a fatturato del +4,0% ed una contrazione a pezzi del -1,1%», inoltre, «il farmaco di Fascia C, seppur in misura minore, ha contribuito alla performance complessiva, grazie ad un trend a fatturato pari al +14,0% e un incremento a pezzi del +3,0%».

Venendo all’analisi del comparto commerciale, questo mostra «trend positivi a fatturato (+1,5%) ma negativi a pezzi (-2,2%)». Mentre, secondo New Line, «il parafarmaco, componente principale del commerciale, evidenzia una buona crescita a valori (+1,8%) e una decrescita a volumi (-1,9%); andamento simile si è registrato per i Sop/Otc, sostanzialmente stabili in termini di fatturato (+0,4%) e in flessione a pezzi (-2,9%)». Da uno zoom sull’extra-farmaco emerge che «nel primo trimestre dell’anno non mostra rilevanti differenze rispetto ai periodi precedenti». Nel complesso, dermocosmesi ed igiene tornano a crescere, «principalmente – spiega l’azienda – grazie alle buone performance registrate dai mercati dei trattamenti viso, del trucco e dell’igiene intima». Il mercato della veterinaria è il primo con segno positivo, «con +7,6% a valore e +2,8% a volume». Segue il mercato degli integratori, «che registra una crescita sia in termini di fatturato (+5,0%) sia di pezzi (+3,2%), i dispositivi per la protezione degli apparati con + 4,7% a valore e +3,4% a volume e, come già accennato, la dermocosmesi e igiene che registra un +2,5% a fatturato ed un +1,2% a pezzi». Ad avere valori stabili o negativi, sono i «sanitari (+0,1% a valori e -8,2% a volumi) e la fitoterapia (-0,2% a valori e -1,4% a volumi)». I settori con la maggiore flessione, conclude New Line, sono gli «alimenti e dietetici», i quali subiscono «un importante calo per entrambi gli indicatori analizzati: -4,1% per il fatturato e -6,3% per i pezzi», ed infine l’omeopatia, «con forti perdite a fatturato (-8,8%) e ancora peggiori perdite a pezzi (-10,5%)».

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