
L’assistenza in ambito salutistico non si esaurisce unicamente nella somministrazione di terapie e farmaci, al contrario, richiede anche empatia, ascolto e vicinanza. È il principio alla base della sesta edizione degli Humanizing Health Awards, iniziativa promossa da Teva Italia – azienda farmaceutica di riferimento nel settore – per valorizzare i progetti che migliorano la qualità di vita di pazienti e caregiver attraverso un approccio basato sull’umanità. L’evento di lancio si è tenuto l’11 marzo 2025 a Milano e online e ha visto la partecipazione di diversi esponenti del mondo farmaceutico e della sanità nella tavola rotonda “La cura oltre la terapia: empatia e ascolto per una maggiore vicinanza a pazienti e caregiver”.
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Il coinvolgimento di pazienti e caregiver
Il premio Humanizing Health Awards 2025 è dedicato al sostegno di progetti rivolti a pazienti e caregiver impegnati nell’assistenza di persone affette da patologie croniche gravi. Le candidature sono aperte fino al 18 aprile 2025 e le associazioni interessate possono consultare il regolamento sul sito di Teva Italia, raggiungibile aprendo questo collegamento, presentando progetti in una delle cinque categorie previste. I dipendenti di Teva Italia selezioneranno poi i cinque progetti vincitori che saranno premiati nella cerimonia di settembre.
Cortinovis: «Riconoscere l’importanza del supporto emotivo nel percorso del paziente»
Giordana Cortinovis, Marketing e Communication Director di Teva Italia, ha osservato che «l’impegno di Teva non si esaurisce nella ricerca e nella produzione di farmaci di alta qualità. Crediamo che prendersi cura significhi anche riconoscere l’importanza del supporto emotivo nel percorso del paziente. Con il premio Humanizing Health Awards vogliamo riconoscere e sostenere le associazioni che, con dedizione e sensibilità, accompagnano pazienti e caregiver nei momenti più difficili. Il loro operato, basato su compassione e rispetto della dignità di ogni individuo, rappresenta un pilastro essenziale del sistema di assistenza».
Valori condivisi anche dalle farmacie
Annarosa Racca, presidente Federfarma Lombardia, ha ricordato che «i valori che guidano Teva nella realizzazione di questo premio sono condivisi anche dalle farmacie che da sempre sostengono iniziative per l’umanizzazione delle cure». Dunque, secondo Racca «le farmacie del territorio sono impegnate a rispondere alle esigenze di salute dei cittadini, ma anche ad orientarli su come relazionarsi con i vari interlocutori che incontrano nel percorso di cura. La loro presenza capillare, e la disponibilità dei farmacisti, contribuiscono a rendere più semplice e più umano il percorso di cura dei pazienti».
Percorsi di formazione per i medici di medicina generale sul tema
Anna Carla Pozzi, vicesegretario Fimmg Lombardia, ha precisato che «l’umanizzazione delle cure è un impegno quotidiano del medico di medicina generale che molto spesso accompagna pazienti e caregiver con indicazioni concrete sulla burocrazia sanitaria e nell’attivazione dei supporti di welfare. Come referente Polis Lombardia, l’Istituto per il supporto alle politiche della Regione organizziamo percorsi di formazione per i medici di medicina generale sul tema».
Grazzi: «Riconoscere che dietro ogni sintomo c’è una persona, con la sua storia»
Presente alla presentazione anche Licia Grazzi, neurologa e responsabile del centro cefalee dell’Istituto Besta di Milano, secondo cui «umanizzare le cure significa riconoscere che dietro ogni sintomo c’è una persona, con la sua storia, le sue paure e le sue speranze. Nel trattamento delle cefalee e delle patologie neurologiche, l’ascolto è il primo passo per una cura efficace. Il nostro compito non è solo alleviare un sintomo, ma accompagnare il paziente in un percorso di cura fatto di empatia, chiarezza e sostegno, affinché si senta accolto e compreso in ogni fase della malattia».
«Prendersi cura delle persone con attenzione, empatia e responsabilità»
Nadia Faroni, direttrice della farmacia dell’Istituto ospedaliero Fondazione Poliambulanza di Brescia, ha evidenziato che «la nostra struttura vuole essere uno spazio in cui prendersi cura delle persone con attenzione, empatia e responsabilità. Ogni terapia rappresenta una speranza, un supporto concreto per chi affronta la malattia, e il nostro compito è far sì che i pazienti e le loro famiglie non si sentano mai soli. L’ascolto, il dialogo e la chiarezza sono fondamentali: spiegare e accompagnare il paziente nella terapia è parte integrante della cura. Perché la salute si misura anche dalla qualità della relazione con il paziente».
Ascoltare e accogliere ogni persona con rispetto e dignità
Antonio Benedetti, direttore Generale di Vidas, tra le associazioni vincitrici delle precedenti edizioni degli Humanizing Health Award, ha sottolineato che «Vidas accompagna i pazienti con patologie inguaribili e si prende cura dei loro familiari. Questo significa ascoltare e accogliere ogni persona con rispetto e dignità, riconoscendone non solo la fragilità, ma anche i desideri, le paure e i bisogni più profondi. Vidas lo fa da oltre 40 anni grazie ad un approccio multi-disciplinare e ad una presa in carico olistica. Nel 2023, grazie alla donazione ricevuta da Teva, Vidas ha potuto garantire assistenza ai bambini e ragazzi accolti in Casa Sollievo Bimbi e sostegno ai loro genitori e fratelli».
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