A distanza di circa 10 anni dal bando originario, è stata approvata la graduatoria definitiva del Concorso straordinario Campania 2013, pubblicata con Decreto Dirigenziale n. 5 del 14 gennaio 2022 sul Bollettino ufficiale della Regione Campania n. 9 del 24 gennaio 2022. A fornire la propria opinione a FarmaciaVirtuale.it è Carlo Ranaudo, docente di farmacoeconomia, di cui si pubblica integralmente il testo di seguito riportato.
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Iter lungo, faticoso fatto di modifiche alle sedi
«Si aprono finalmente 183 sedi farmaceutiche in Campania. Questione regionale o nazionale? Dopo una maratona durata quasi 10 anni ci avviamo verso l’ultimo atto per avviare concretamente la procedura per assegnare le farmacie in Campania previste dal concorso straordinario. Il BURC n. 9 del 24 gennaio pubblica la graduatoria definitiva per la assegnazione di 183 sedi farmaceutiche disponibili. Rispetto al bando del 2013 che individuava 209 sedi, a seguito di segnalazioni dei comuni e successiva analisi degli uffici regionali sono state stralciate 26 sedi per arrivare così alle 183 oggi disponibili. Poi un iter lungo faticoso fatto di cancellazioni e modifiche delle sedi, ricorsi, controricorsi, equipollenze vecchie e nuove, incompatibilità e rinunce, che potrebbe riservare inaspettate sorprese».
Presa d’atto da parte della Regione Campania
«Andiamo con ordine. Questo ultimo atto – almeno in termini cronologici – è scaturito dalla presa d’atto da parte della Regione della sentenza del Consiglio di Stato 7301/2021 che ha riconosciuto la equipollenza tra le lauree in Scienza degli alimenti e nutrizione LM 61 e Scienze biologiche. Effetto: attribuzione di una maggiorazione del punteggio di 3,5 punti ai possessori di questa laurea e ridisegno della graduatoria per chi aveva presentato ricorso. Nelle altre regioni questo criterio di valutazione produrrà conseguenze?Inoltre la legge 27/2012 nota come legge Monti permetteva ai partecipanti in forma singola od associata di poter partecipare a due concorsi regionali».
Stato di sopraggiunta incompatibilità
«Trattandosi di concorso a soli titoli si è verificato che molte associazioni di farmacisti campani abbiano vinto e aperto sedi in altre regioni d’Italia visti i tempi biblici della Campania. Oggi gli stessi si trovano in posizione utile per poter vincere la sede nella propria regione. A seguito di richiesta specifica della Regione Campania 10 associazioni hanno comunicato uno stato di incompatibilità sopraggiunta. Molti altri probabilmente aspettano di conoscere la sede assegnata prima di prendere una decisione non semplice. Lasciare la sede già vinta a concorso e aperta ormai da anni e iniziare da zero nella propria regione o rinunciare?».
Il rebus che pende sulla procedura concorsuale
«Nel primo caso si renderebbero disponibili sedi in altre regioni per futuri interpelli, un regalo inaspettato. Nel secondo caso rinunciare e dunque far scorrere la graduatoria ben oltre le prime 183. Forse qualcuno avrebbe sperato nella possibilità che trascorsi i 3 anni previsti dalla norma si potesse vendere la propria farmacia o la propria quota e aprire la nuova sede ma questa strada sembra poco praticabile sia alla luce della legge 475 /68 che sancisce l’esclusione per chi abbia trasferito la propria farmacia negli ultimi 10 anni sia della Sentenza del Consiglio di Stato n. 1867/2019 pubblicata a gennaio 2020. Un bel rebus che rende questa procedura concorsuale campana ben diversa da un puro e semplice atto amministrativo regionale. E forse l’ultimo atto non è ancora stato scritto».
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