Qual è la situazione delle farmacie che si trovano nelle aree nelle quali è scoppiata l’emergenza-coronavirus? FarmaciaVirtuale.it ha interrogato in proposito due farmacisti. Roberto Spampatti, direttore della farmacia Tili di Erba (Como) ha spiegato: «Abbiamo avuto una richiesta molto elevata dei dispositivi di protezione individuale tipici nei casi di infezioni delle vie aeree. Quindi mascherine, ma anche ad esempio guanti. Ci hanno chiesto poi delle tute, ad esempio, o anche calzari e cuffie. Poi anche igienizzanti per le mani. E posso dire che abbiamo avuto richieste da aziende di Brescia, Milano. Come tutti i colleghi farmacisti abbiamo fatto la nostra parte: in questo momento c’è tantissima preoccupazione da parte della popolazione. Per cui abbiamo cercato di fornire le informazioni, le indicazioni del ministero, di Federfarma e della Fofi».
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Il farmacista preparatore Tommaso Pelegatti, responsabile del laboratorio galenico della stessa farmacia, ha spiegato che «la parte difficile è stato conciliare l’emergenza con la produzione canonica che facciamo. Il laboratorio si è ritrovato di fatto un po’ intasato. A tutti gli altri farmaci personalizzati che facevamo si è andato infatti a sommare un grosso ordine di gel e igienizzanti per le mani. È stata ed è dura. Il carico di lavoro è grande. Ma cerchiamo comunque di accontentare tutti. Ci siamo messi a disposizione della clientela». «Abbiamo la fortuna – ha aggiunto Spampatti – di essere anche un laboratorio cosmetico autorizzato. Siamo partiti perciò dalla farmacopea britannica per il classico gel a base di alcol etilico e abbiamo aggiunto degli oli essenziali a quella formulazione, che facciamo da tempo. La scelta è legata alle proprietà antivirali e antibatteriche degli oli».
Per quanto riguarda l’approvvigionamento delle materie prime, Pelegatti spiega che «esso è stato particolarmente difficile, perché ovviamente l’alcool in questi giorni rappresenta una delle materie prime più richieste da noi e dai nostri colleghi». «Rispetto al normale afflusso di merci – ha concluso Spampatti – non abbiamo riscontrato differenze da parte dei nostri distributori. Sono sicuro, al di là di qualche caso particolare, il 99% delle farmacie italiane si è prestato con la loro professionalità a lavorare negli interessi dei cittadini. A tutti i colleghi va la mia gratitudine».
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