Santagada (Ordine farmacisti Napoli) racconta il progetto “Un farmaco per tutti”

Il presidente dell’Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli, Vincenzo Santagada, ha raccontato al quotidiano Il Mattino l’iniziativa solidale “Un farmaco per tutti”. «Si tratta – ha spiegato – di un progetto che non è limitato alla sola città di Napoli ma che è esteso all’intera provincia. È stato proposto dal cardinale Crescenzio Sepe, con il quale abbiamo firmato un accordo il 7 dicembre dello scorso anno». L’obiettivo, ha aggiunto Santagada, «è di cercare di far fronte a quella che viene definita la “povertà sanitaria”. Ad oggi, secondo le statistiche, sono più di 400 mila gli italiani che non si curano perché non riescono ad acquistare i farmaci. Con “Un farmaco per tutti” si punta a recuperare quelli non scaduti, le cui confezioni, a condizione che siano integre, possono essere donate dai cittadini napoletani in una delle farmacie che hanno aderito al progetto. Queste sono 56, il cui elenco è reperibile sul sito dell’Ordine dei farmacisti della provincia di Napoli. Naturalmente sarà possibile non soltanto donare i farmaci non scaduti che magari si posseggono a casa, ma anche acquistarne di nuovi e regalarli». Per ora sono state già effettuate, ha sottolineato il presidente dell’Ordine partenopeo, tre fasi di raccolta, che hanno consentito di recuperare circa 9 mila confezioni: «Si tratta di una cifra enorme. I medicinali vengono verificati dal farmacista, viene controllata la scadenza e chiaramente sono esclusi tutti i prodotti stupefacenti e quelli che appartengono alla catena del freddo». Una volta raccolti, i medicinali vengono ritirati da un’azienda specializzata, e quindi convergono verso l’ospedale dell’Annunziata, «dove abbiamo allestito una “farmacia solidale” con dei farmacisti volontari. Qui i farmaci vengono classificati per area terapeutica. Dopo questo ulteriore passaggio, l’elenco completo delle specialità disponibili viene fornito agli enti assistenziali indicati dal cardinale Sepe: a quel punto i prodotti possono arrivare ai cittadini che ne hanno bisogno».