Il 2019 si è chiuso con una crescita non indifferente del numero di esercizi autorizzati alla vendita di farmaci Sop e Otc in italia. Il totale, secondo i dati raccolti da FarmaciaVirtuale.it, è infatti pari a 888, con in particolare 721 farmacie e 167 esercizi commerciali. Al 31 dicembre del 2018, invece, i due valori erano risultati pari rispettivamente a 638 e 128, per un totale di 766. Il saldo attivo nel corso dei dodici mesi terminati alla fine del 2019 è dunque di 122 esercizi.

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Dal punto di vista della distribuzione geografica, i dati confermano ancora una volta che le tre regioni nelle quali è presente la netta maggioranza degli esercizi autorizzati sono la Campania, la Lombardia e il Piemonte, che hanno totalizzato rispettivamente 145 esercizi (122 farmacie e 23 parafarmacie), 122 (107 + 15) e 102 (88 + 14). Al quarto posto è presente invece l’Emilia Romagna con 89 (68 + 21), seguita dal Lazio con 70 esercizi autorizzati sul proprio territorio (56 + 14), dal Veneto con 61 (50 + 11) e dalla Puglia con 60 (41 + 19). Un gradino più in basso nella classifica c’è la Sicilia con 53 (49 + 4). A quota 50 figura poi la Toscana (39 + 11). Seguono quindi le Marche con 24 (18 + 6) e la Sardegna con 22 (18 + 4). Tutte le altre regioni non raggiungono invece quota 20. Con fanalini di coda la provincia di Trento e la Valle d’Aosta, entrambe con 2 sole farmacie autorizzate alla vendita online. Poco più su il Molise con 3 farmacie.

Per quanto riguarda le province, è nettamente quella di Napoli che presenta il maggior numero di farmacie e parafarmacie che possono vendere online farmaci Sop e Otc: il totale è pari a 101, di cui 91 farmacie e 10 parafarmacie. Seconda è Roma con 57 (46 + 11) e terza Torino con 44 (41 + 3). È utile ricordare che non tutti gli esercizi che chiedono ed ottengono l’autorizzazione dalle rispettive regioni o province autonome, nonché dal ministero della Salute, poi si lanciano davvero nelle attività di vendita online. Esistono infatti numerosi casi di autorizzazioni che non danno seguito ad una reale apertura di siti, anche per via dei non indifferenti costi che occorre affrontare per gestire i sistemi.

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