L’amministratore delegato di Novartis Italia Valentino Confalone il 26 gennaio 2024 è stato nominato chairman di Eunipharma, gruppo di Farmindustria che riunisce le 35 aziende farmaceutiche multinazionali a capitale europeo e nipponico che operano in Italia. Come osservato dall’organizzazione «centralità della ricerca, accelerazione dell’accesso all’innovazione, governance farmaceutica e pieno riconoscimento del ruolo strategico dell’industria farmaceutica per l’intero sistema Paese sono alcune delle priorità su cui Eunipharma intende impegnarsi nei prossimi mesi». Secondo le stime di Farmindustria, le 35 aziende di Eunipharma occupano in Italia 24mila persone e negli ultimi 5 anni hanno investito circa 4 miliardi di euro tra ricerca & sviluppo (60%) e produzione (40%), più di un terzo dell’intero comparto farmaceutico in Italia. Gli ultimi dati disponibili (2021) mostrano un fatturato di 9,5 miliardi pari a circa la metà del totale del mercato farmaceutico italiano, su cui hanno inciso anche i 40 siti produttivi presenti nel nostro territorio.
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Il curriculum di Confalone
Laureato in Economia all’Università Federico II di Napoli e con un Mba alla Iese Business School di Barcellona, Confalone vanta un’esperienze pluriennale nel settore farmaceutico dove ha ricoperto incarichi di crescente responsabilità in diversi gruppi internazionali, sia in Italia sia all’estero, per approdare nel 2022 in Novartis Italia. È inoltre membro del Comitato di presidenza di Farmindustria e delegato per il gruppo strategico Accesso e valore dell’associazione.
Lavorare per un superamento dell’attuale governance farmaceutica
Confalone ha commentato positivamente la nomina: «Sono molto orgoglioso di questa nomina e della possibilità di rappresentare in prima persona le istanze di Eunipharma, un gruppo di aziende che ogni giorno si impegna a sviluppare e mettere a disposizione le ultime frontiere della scienza con ricadute positive per i cittadini e l’intero tessuto socio-economico. Negli ultimi anni abbiamo tutti toccato con mano la valenza strategica dell’innovazione e capito come la spesa farmaceutica sia un investimento per l’intero Paese. Da qui la duplice necessità di velocizzare l’accesso all’innovazione e di continuare a lavorare per un superamento dell’attuale governance farmaceutica considerandone l’impatto a lungo termine. Tutto ciò implica anche un effettivo e pieno riconoscimento del settore farmaceutico come comparto industriale strategico per l’Italia sulla scia di quanto avviene in altri Paesi europei: un processo tuttora in corso anche in Italia su cui come Eunipharma intendiamo impegnarci ulteriormente nei prossimi anni».
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