«Se il Governo intenda adottare iniziative urgenti di competenza volte ad includere nella categoria degli operatori sanitari e sociosanitari che hanno diritto all’accesso prioritario alla somministrazione del vaccino anche i medici specialisti, gli odontoiatri e i farmacisti che operano in ambito privato». È in sintesi il contenuto dell’interrogazione presentata il 12 gennaio 2021 da Marcello Gemmato, farmacista e parlamentare, all’indirizzo di Roberto Speranza, ministro della Salute, firmata da Maria Cristina Carretta ed Emanuele Prisco, iscritti al gruppo Fratelli d’Italia. «Secondo quanto si evince dal Piano strategico per la vaccinazione anti-Sars-CoV-2/Covid-19 elaborato dal ministero della Salute, dall’Istituto superiore di sanità e dall’Aifa – si legge nel testo -, sembrerebbero sussistere alcune categorie alle quali somministrare con priorità il vaccino». Tra queste «la prima è quella che il piano evidenzia così come segue: «Operatori sanitari e sociosanitari: Gli operatori sanitari e sociosanitari “in prima linea”, sia pubblici che privati accreditati…».
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L’esclusione di medici specialisti, odontoiatri e farmacisti
Alla luce di quanto indicato nel Piano strategico, dunque, i parlamentari puntualizzano che «sembrerebbe che dalla citata categoria, così come dal resto dell’elenco, siano stati esclusi i medici specialisti, gli odontoiatri e i farmacisti che operano in ambito privato ovvero coloro che sono privi di rapporti contrattuali con il Servizio sanitario nazionale benché, di fatto, contribuiscano quotidianamente e senza alcun timore a tenere saldamente operativa l’intera architettura sanitaria del Paese e continuino, senza alcun timore e sottoponendosi al rischio di contagio da Covid-19, a curare i propri pazienti e a prestare servizi sanitari fondamentali in un momento complesso e delicato come quello dell’emergenza sanitaria in atto».
L’inclusione prioritaria degli operatori sanitari
Da qui, «la necessità di includere, all’interno della categoria prioritaria degli operatori sanitari definita dal piano, anche i medici specialisti, gli odontoiatri e i farmacisti che operano in ambito privato e che al pari dei colleghi che prestano servizio nell’ambito del Servizio sanitario nazionale sono da mesi impegnati costantemente nelle cure dei pazienti e si sottopongono, con coraggio e abnegazione, al rischio di contagio da Sars-CoV-2».
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