La Salmonella enterica sierotipo Paratyphi A (nota anche come S. Paratyphi A) è uno dei principali agenti della febbre enterica, una malattia sistemica che condivide molte caratteristiche con la febbre tifoide ma che, a differenza di quest’ultima, non dispone ancora di un vaccino autorizzato. Sebbene l’esposizione al batterio sia più comune nei Paesi a basso reddito, dove l’infezione avviene prevalentemente attraverso il contatto con acqua e alimenti contaminati, negli ultimi anni si è osservato un incremento dell’incidenza anche nei Paesi a medio e alto reddito. Negli Stati Uniti, ad esempio, la Food and drug administration (Fda) pubblica regolarmente segnalazioni di focolai di Salmonella associate a diversi prodotti alimentari, tra cui uova, prodotti ortofrutticoli e pasti consegnati a domicilio. Per far fronte a questo problema e disporre di una strategia preventiva efficace, è stato sviluppato un vaccino orale vivo attenuato derivato da un ceppo geneticamente modificato di S. Paratyphi A. Un nuovo studio clinico, condotto nel Regno Unito, ne ha valutato la sicurezza, l’efficacia e l’immunogenicità, attraverso un modello di infezione umana controllata, una metodologia che consente di misurare in modo diretto la protezione indotta dal vaccino in condizioni sperimentali strettamente monitorate.

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Disegno dello studio e popolazione analizzata

Lo studio, randomizzato, in doppio cieco e controllato con placebo, ha coinvolto settantadue adulti sani che sono stati assegnati in rapporto 1:1 a ricevere due dosi orali di vaccino o di placebo, somministrate a distanza di quattordici giorni. Ventotto giorni dopo la seconda somministrazione, tutti i volontari sono stati esposti per via orale a S. Paratyphi A viva.

Efficacia e sicurezza del vaccino

I risultati mostrano che, tra i partecipanti esposti all’infezione, l’incidenza di S. Paratyphi A è risultata significativamente più bassa nel gruppo vaccinato, con un tasso di infezione del 21%, rispetto al 75% osservato nel gruppo placebo. Inoltre, il vaccino ha mostrato un profilo di sicurezza favorevole. Gli eventi avversi segnalati sono stati per lo più di entità lieve o moderata, transitori e prevalentemente a carico dell’apparato gastrointestinale, e non sono emersi eventi avversi gravi correlati alla vaccinazione, confermando un’elevata tollerabilità e un buon livello di sicurezza complessiva del trattamento.

Implicazioni cliniche e prospettive future

I risultati dello studio rappresentano un passo significativo verso la prevenzione della febbre paratifoide A, una malattia per la quale non esistono attualmente vaccini approvati. L’indagine presenta però alcuni limiti: i partecipanti erano adulti sani reclutati esclusivamente nel Regno Unito, e quindi non pienamente rappresentativi delle popolazioni che vivono in aree endemiche. Inoltre, il modello di infezione umana controllata, pur utile sul piano sperimentale, non riproduce completamente le reali dinamiche di esposizione e trasmissione del patogeno. Per confermare l’efficacia del vaccino, la durata della protezione e il profilo di sicurezza a lungo termine, saranno pertanto necessari ulteriori studi clinici di fase 2 e 3, condotti su coorti più ampie e diversificate dal punto di vista demografico e geografico.

Dr. Paolo Levantino

Fonte: Mccann N, Paganotti Vicentine M, Ebrahimi N, et al, Vasp Study Team. Sicurezza, efficacia e immunogenicità di un vaccino contro la Salmonella Paratyphi A. N Engl J Med

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