Vaccinazioni in farmacia, studio americano ne dimostra i benefici
Il vaccino in farmacia aiuterebbe, secondo uno studio americano pubblicato su Annales Pharmaceutiques Françaises, a diffondere sul territorio la copertura delle fasce più deboli.
Arriva il freddo e purtroppo con l’abbassamento della temperatura arriva anche l’influenza stagionale, che secondo gli esperti quest’anno attaccherà la popolazione in anticipo e sarà particolarmente aggressiva. Si tratta di una delle principali cause di decesso e di aumento dei ricoveri ospedalieri durante il periodo invernale. Un’emergenza che si ripete ogni anno e che provoca un esborso sostanzioso per il sistema sanitario. A placare l’incidenza dell’influenza stagionale a livello internazionale arrivano in soccorso le vaccinazioni, con campagne promosse in tutto il mondo. Ne parla lo studio “Benefits of pharmacist-led flu vaccination services in community pharmacy”, pubblicato su Annales Pharmaceutiques Françaises. Molti paesi cercano con fatica di raggiungere livelli elevati di copertura e protezione delle fasce più deboli, costituite da anziani, bambini e soggetti a rischio, con malattie croniche, cardio-respiratorie e diabete, che dalle complicanze dell’influenza potrebbero avere conseguenze più gravi. I metodi di distribuzione tradizionale dei vaccini includono medici di famiglia e infermieri, ma ormai la vaccinazione antinfluenzale guidata dal farmacista è diventata il metodo più comunemente utilizzato per diffondere la copertura sul territorio. Fare il vaccino in farmacia, infatti, risulta più conveniente e accessibile a tutti e diversi studi dimostrano come i pazienti risultino soddisfatti da questa modalità. Un’opzione alternativa, rispetto a quella del medico di famiglia o della struttura ospedaliera, che permette di estendere ad ampio raggio la campagna di vaccinazione, raggiungendo il maggior numero di persone a rischio e riducendo la pressione sul sistema sanitario. Lo studio americano mira a dimostrare i risultati positivi della vaccinazione in farmacia e l’impatto che questa ha avuto nel determinare i tassi di immunizzazione raggiunti in altri paesi. In particolare, gli esempi delle esperienze vissute dagli stessi Stati Uniti o dall’Inghilterra e dal Portogallo, aiutano a porre in evidenza l’efficacia di questo metodo e a dimostrare i benefici portati al paziente e al sistema sanitario.
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