Ancora distruzione, ancora sofferenza, ancora perdite dolorose, insieme allo spaventoso sentimento di desolazione, sperdimento e angoscia, che assale chi in un attimo vede la sua esistenza ridotta in macerie. Se il terremoto è un dramma che inevitabilmente riduce in rovina il passato e colpisce al cuore il presente, non gli si può consentire di uccidere il futuro. Perché ciò non accada, ognuno di noi può, deve fare qualcosa, se ancora crede nel consorzio umano, che smetterebbe di esistere senza il sentimento della solidarietà.
Il sisma terribile che il 24 agosto ha colpito il Centro Italia avrebbe potuto colpire ognuno di noi.
E’ anche per questo che, senza bisogno di troppe parole né di starci troppo a pensare, dobbiamo fare qualcosa, ovvero tutto quello che possiamo fare.
Federfarma Servizi, Utifar e FederfarmaCo promuovono tra i loro associati una raccolta di fondi, attraverso la costituzione di un Comitato, per convogliare su un conto corrente ad hoc il capitale destinato alle comunità terremotate del Lazio e delle Marche. Le aziende della Distribuzione Intermedia dei farmacisti si stanno attivando con interventi di solidarietà: la Safar (Pescara) ha attrezzato un camper farmaceutico, mentre la Farmacentro (Perugia e Jesi) ha messo a disposizione un’unità mobile.
Inoltre sono stati messi prontamente a disposizione farmaci e presidi di prima necessità a marchio Profar.
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