Annunciata il 26 aprile insieme alla revisione della legislazione farmaceutica a opera della Commissione, la raccomandazione sulla resistenza antimicrobica contribuisce a combattere tale problema nei settori della salute umana, animale e ambientale, seguendo il cosiddetto approccio “One Health”. La raccomandazione si concentra su prevenzione e controllo delle infezioni, sorveglianza e monitoraggio, innovazione e disponibilità di antimicrobici efficienti, uso prudente degli antimicrobici e cooperazione tra gli Stati membri e a livello mondiale. Per il 2030 sono stati fissati a livello dell’Ue diversi obiettivi, definiti insieme al Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc).
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Gli obiettivi fissati per il 2030
Tra gli obiettivi fissati, «una riduzione del 20% del consumo complessivo di antibiotici negli esseri umani», «almeno il 65% del consumo complessivo di antibiotici negli esseri umani dovrebbe essere efficace (uso dell’antibiotico giusto)». Inoltre, «una riduzione delle infezioni provocate da tre batteri chiave resistenti agli antibiotici, obiettivo che si applicherà principalmente agli ospedali». Tali obiettivi raccomandati a livello dell’Ue, e tradotti a livello nazionale per ciascuno Stato membro, aiuteranno l’Ue a contrastare la resistenza antimicrobica, tenendo conto delle specificità nazionali senza compromettere la salute e la sicurezza dei pazienti; permetteranno anche di monitorare meglio le infezioni e il consumo di antibiotici nei prossimi anni e di calibrare di conseguenza l’elaborazione delle politiche. La raccomandazione conferma inoltre la leadership internazionale dell’Ue in materia di resistenza antimicrobica e chiede alla Commissione e agli Stati membri di includere tale tema nell’accordo sulle pandemie in fase di negoziazione. Essa invita, inoltre, a mantenere la resistenza antimicrobica in cima all’agenda del G7 e del G20.
«Lotta contro la resistenza antimicrobica sarà lunga»
Margaritis Schinas, vicepresidente per la Promozione dello stile di vita europeo, ha sottolineato che «oggi è un buon giorno per la salute. Non solo per la salute umana, ma anche per quella degli animali e per un ambiente sano. Grazie all’azione rapida della presidenza svedese e dei ministri della Sanità abbiamo una raccomandazione del Consiglio sulla resistenza antimicrobica. La nostra lotta contro la resistenza antimicrobica sarà lunga, ma questa raccomandazione rappresenta una pietra miliare».
Ue determinata a combattere la resistenza antimicrobica con la massima urgenza
Stella Kyriakides, commissaria per la Salute e la sicurezza alimentare, accoglie con favore «l’adozione in tempi record da parte del Consiglio della nostra proposta, contenente misure più incisive per combattere la resistenza antimicrobica: questo mostra chiaramente che l’Unione europea è determinata a combattere la resistenza antimicrobica con la massima urgenza, aspetto fondamentale di un’Unione europea della salute forte e capace di proteggere i suoi cittadini. Ora ci siamo dotati di obiettivi chiari per affrontare una grave minaccia sanitaria, che ogni anno costa la vita a 35mila persone nell’Ue. Desidero ringraziare la presidenza svedese per gli sforzi e l’attenzione dedicati a questo tema così importante».
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